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mercoledì 18 febbraio 2015

SAN FELE UN SUCCESSO IL TRADIZIONALE CONCERTO DI SAN SEBASTIANO ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE CORALE “SAN GIUSTINO DE JACOBIS”


Nella chiesa “Santa Maria della Quercia” nella cittadina sanfelese, si è tenuto il tradizionale concerto di San Sebastiano ( il suo culto è molto vivo) patrono del paese. A promuoverlo l’associazione corale “San Giustino de Jacobis”. 

 
Un concerto che ha deliziato il numeroso pubblico presente grazie anche al direzione artistica della prof.ssa Rosella Ferrara, docente di Musica, del M° Dino Rigillo alla chitarra, Mario Tronnolone, all’Organo e Lorena Ticchio ( una voce ed un’indole, doni di Dio) solista. L’associazione Danza Sportiva “Nueva Calypso” diretta da Donatella Fasanella ha entusiasmato la serata. Il programma suddiviso in due parti. I parte: “Let us walk in peace; Maranathà, vieni Signor; Amami utupe (eseguito dal coro S.Giustino e piccolo coro). Christmas time, Today is Christas Day (piccolo coro). Il M° Tronnolone all’organo ha eseguito: “Sonata in re minore” di B.Galuppi, Andante,allegro, adagio, allegro. Non è mancato un omaggio ai due cantanti scomparsi:Pino Mango e Pino Daniele con la coreografia dell’associazione Nueva Calypso. La II parte: “Sulla montagna”, “Spiritual”. “Halleluja” “I will follow him (dal film:Sister act). Un finale col il canto: “la preghiera” di Tony Renis. Un coro, quello di San Giustino de Jacobis, diventato ormai una realtà. Ecco i componenti: L. Andriacco, A. I. e M. Calabrese, M. A. Caputi, V. Cristiani, C. Del Percio, Suor Michelina, P. Di Giacomo, G. Romeo, L. Fasanella, M. Ferracane, M.Girardi, R. Lorenzo, A. Melissano, D. Morra, I. Nalin, R. T. e M. Radice.
La serata si è conclusa con la benedizione del tradizionale falò accompagnate dalla degustazione di frittelle preparate dai volontari della Caritas e C.R.I. di San Fele.

 
Lorenzo Zolfo

TG7 Basilicata: SAN FELE UN SUCCESSO IL TRADIZIONALE CONCERTO DI S...

Il Treno Irpino del Paesaggio "Viaggio nella memoria".

«Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate in irpinia: domenica 8 marzo 2015»
«Fernanda Ruggiero ha scritto :Se è nata lì può nascere anche da noi ...Candidiamo Ruvo del Monte (Stazione) Lagopesole Borgo Sarnelli (Stazione) come pista ciclabile ? Vieni a dire la tua opinione e collaborazione l'8 Marzo a Ruvo del Monte ! Vi aspetto !»


«Iniziativa a cura di: In_loco_motivi ass.turistico-culturale; Amici della Terra Club dell'Irpinia/onlus; Cgil Avellino; Rosso Fisso associazione di promozione sociale; IrpiniaTurismo associazione di promozione territoriale, Irpinando.it promozione territoriale.
Tratta interessata: Avellino - Rocchetta Sant'Antonio.
Punto di ritrovo: Stazione Ferrovie dello Stato, Via Francesco Tedesco, Rione Ferrovia, Avellino.
Orario: 8.10.
Descrizione: Il treno del paesaggio irpino. "Viaggio nella memoria". L'evento mira alla conoscenza della tratta, che è poi scoperta dei territori irpini, e delle possibilità culturali, paesistiche ed enogastronomiche che l'Irpinia offre. Il viaggio in treno sarà organizzato come una continua scoperta delle terre d'Irpinia, il treno stesso sarà occasione di eventi che si svolgeranno nelle carrozze durate il viaggio (concerti, racconti teatrali, lezioni di geografia). Verranno presentate associazioni operanti in modo virtuoso nel territorio, aziende e prodotti del territorio stesso, artisti irpini.
Note: Un viaggio per la rivitalizzazione di una importante e storica linea ferroviaria nell'ambito di un integrato progetto di riutilizzo ai fini prioritariamente turistici. Guida l'intera proposta, una visione di politica ambientale che pone l'accento sulla necessità di perseguire soluzioni strategiche che ridiano senso infrastrutturale ed economico alla più antica linea ferroviaria dell'Irpinia e tra le più antiche della Campania , inaugurata nel suo intero percorso il 27 ottobre del 1895. Se all'origine divenne luogo privilegiato per il trasporto delle grosse cisterne di vino prodotto nei territori attraversati, ed in seguito, le sue stazioni hanno rappresentato il prodromo dei luoghi della emigrazione verso la speranza "amara" di un futuro meno povero, oggi il "ramo secco" di TrenItalia può fornire nuovi germogli vitali. Una politica di programmazione basata sulla amplificazione di un turismo ambientale deve portare ad immaginare la tratta ferroviaria, il cui valore di percezione paesaggistica che offre è notevole (e probabilmente da solo vale un viaggio), come una vera e propria infrastruttura di servizio alla conoscenza diretta delle qualità paesaggistico, culturali, artigianali ed enogastronomiche dell'Irpinia.»

FOTO ( Fonte http://www.lestradeferrate.it/mono2/2rapone.htm)






martedì 17 febbraio 2015

Terreni e fabbricati nella Dichiarazione dei Redditi

Urgono istruzioni delle Entrate sull'
IMU terreni montani, in 730 i codici si riferiscono alla vecchia Legge: riepilogo delle novità su terreni e fabbricati in dichiarazione dei redditi
.

Quando sui terreni oltre all’IMU si paga anche l’IRPEF, casi di esenzione vecchi e nuovi, armonizzazione con le nuove norme sull’IMU terreni montani, la cedolare secca: sono molte le novità che partono da questo 2015 di cui tener conto per la corretta compilazione del modello 730, in relazione al possesso di terreni e fabbricati. Vediamo una breve guida che riassume le principali modifiche di interesse del contribuente.

=> Novità Dichiarazione dei Redditi: leggi anche il Bonus IRPEF nel 730

 IMU terreni

È uno dei casi più complessi, anche a causa delle variazioni intervenute in corso d’anno, e addirittura a inizio 2015 con i cambiamenti relativi al versamento IMU 2014 sui terreni agricoli montani, valide per il 2014. In pratica prima nello scorso novembre è stato approvato un decreto che ha ripristinato il pagamento dell’IMU agricola per determinati terreni montani (prima esenti), in base a un criterio basato sull’altitudine del Comune. Poi è stato tutto rinviato fino all’approvazione di un nuovo provvedimento, il decreto 4/2015, con il quale sono stati cambiati i criteri: ora l’IMU agricola terreni montani è dovuta in base alla classificazione ISTAT. Riassumendo:
·         resta l’esenzione solo per i terreni ubicati nei Comuni montani;
·         c’è un’esenzione parziale, limitata a coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, per i Comuni parzialmente montani;
·         pagano l’IMU tutti gli altri.
Ebbene, tutto questo vale retroattivamente sul 2014, quindi bisogna tenerne conto in sede di compilazione del modello 730. A questo proposito, occorre fare subito una precisazione: urgono indicazioni nuove da parte dell’Agenzia delle Entrate perché le istruzioni dei modelli 730 approvati contengono ancora le indicazioni basate su una norma ormai vecchia, il decreto ministeriale 28 novembre 2014, superata dal già citato decreto legge 4/2015. Gli attuali modelli, nella colonna “IMU non dovuta” presente nelquadro A (dedicato ai terreni), riportano codici basati sulla vecchia legge, non quella nuova.

=> IMU agricola, aliquote e chiarimenti applicativi

Fatta questa premessa, la regola generale per i terreni è che l’IMU ha sostituito IRPEF e addizionali per i redditi fondiari riguardanti gli immobili non locati, ma (in base all’articolo 9, comma 9, del D.Lgs. n. 23/2011), il reddito agrario di cui all’articolo 32 del TUIR (il testo unico delle imposte sui redditi) continua a essere assoggettato anche a IRPEF. Risultato:
·         terreni non locati: si pagano sia IMU sia IRPEF sul reddito agrario, non si paga IRPEF sul reddito dominicale;
·         terreni locati: si pagano l’IMU e l’IRPEF sul reddito agrario e dominicale.
Attenzione: se i terreni sono esenti dall’IMU, si paga sempre anche l’IRPEF sul reddito dominicale. È qui che intervengono le novità relative ai terreni montani (che appunto continuano a prevedere casi di esenzione), su cui urgono precisazioni delle Entrate.
Un’altra novità riguarda i terreni non coltivati: è scomparsa l’agevolazione per i fondi rustici costituiti per 2/3 da terreni coltivabili a prodotto annuale, non coltivati per cause indipendenti dalla tecnica agraria. Fino all’anno scorso (dichiarazione 2014 su redditi 2013) c’era una riduzione del 70% del reddito dominicale e agrario dell’annata agraria non coltivata, ora non più prevista (articolo 7, comma 3, decreto legge 91/2014). È di conseguenza scomparso, nel modello 730, il codice 1 da inserire nella colonna 7 del quadro A (che si usava in caso di mancata coltivazione per l’intera annata o per cause indipendenti dalla tecnica di coltivazione).
Infine, ci sono le rivalutazioni per il calcolo dell’acconto 2015. Per il 2015, rivalutazione del 30% (o del 10% per coltivatori diretti e IAP). Ecco la tabella di cui tener conto anche per gli altri anni d’imposta:
·         periodi d’imposta 2013 e 2014: rivalutazione del 15%, o del 5% per CD e IAP;
·         periodo d’imposta 2015: rivalutazione del 30%, o del 10% per CD e IAP;
·         a partire dal 2016: rivalutazione del 6% per tutti.

=> Vai allo Speciale sul modello 730

Redditi da Agroenergie

La produzione di energie alternative in determinate quantità, fissate da paletti precisi, per i periodi d’imposta 2013 e 2014 costituisce reddito agrario, e va quindi indicata nelquadro A del 730. In particolare, in base all’articolo 22, comma 1-bis, del decreto 66/2014:
·         produzione e cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali, sino a 2.400.000 kWh anno;
·         produzione e cessione di energia fotovoltaica sino a 260.000 kWh anno;
·         carburanti ottenuti da produzioni vegetali provenienti prevalentemente dal fondo e di prodotti chimici derivanti da prodotti agricoli provenienti prevalentemente dal fondo effettuate dagli imprenditori agricoli.
Se le produzioni oltrepassano i limiti sopra descritti, bisogna inserirle nel modelloUNICO PF.

=> Speciale energie rinnovabili

Cedolare secca

Qui ci sono  parecchie novità, che riguardano il quadro B del modello 730. Per i periodi 2014-2017, è stata abbassata al 10% (dal 15%) l’aliquota agevolata della cedolare secca per i contratti a canone concordato nei comuni con carenze di disponibilità abitative individuati dall’articolo 1, comma 1, lettere a,b, del decreto-legge 55/1988(Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia) e in quelli ad alta tensione abitativa individuati dal CIPE. Aliquota agevolata anche per i contratti a canone concordato nei Comuni in cui è stato deliberato nei cinque anni precedenti al maggio 2014 lo stato d’emergenza.
Infine, è stato estesa la cedolare secca agli immobili locati nei confronti di cooperative edilizie per la locazione o enti senza scopo di lucro, subaffittati a studenti universitari, se dati a disposizione dei Comuni con rinuncia all’aggiornamento del canone di locazione o assegnazione.

Altre novità sui fabbricati


Non è stata prorogata la sospensione degli sfratti per i contribuenti in condizioni di particolare disagi. C’è infine una semplificazione che riguarda sempre l’IMU: è sparita la colonna 10 nel quadro B del 730, perché non va più dichiarato l’importo IMU pagato per ciascun fabbricato.

SAN FELE 15 FEBBRAIO 2015. UN SUCCESSO LA SFILATA ...

 
Semen in anno licet insanire", dicevano i Romani.Ed avevano ragione. Almeno una volta all'anno e' consentito darsi alla follia,specialmente in questi tempi di crisi e ristrettezze. 


E percio' ha fatto bene il CIF di San Fele ad organizzare la consueta simpatica e ormai consolidata manifestazione "mascherata" del carnevale. Un lungo e festante corteo,nel pomeriggio di domenica 15, ha percorso le strade del bellissimo centro storico del paese. Il corteo costituito da carri allestito dalle varie associazioni locali (C.R.I.Polo San Giustino, strada dei fiori, le Cascate...) da bambini mascherati, damigelle, fatine, cavalieri, giovani e adulti travestiti hanno costituito un insieme giocoso e festante. 
 

Il tutto rallegrato da suoni, squilli, coriandoli, balli che hanno fatto dimenticare per un pò problemi e freddo pungente. A rendere piu' accogliente la serata sono stati alcuni stand con appetitosi prodotti tipici. La serata si e' conclusa con la premiazione dei carri vincitori (il tutto con spirito non di gara ma di partecipazione)e il consueto falo' con cui e' stato celebrato il funerale del "carnevale 2015". 
 
Lorenzo Zolfo


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Nuovo ISEE: la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DS...


I diversi moduli di cui si compone la DSU, dichiarazione che il contribuente compila per ottenere il nuovo ISEE dopo la Riforma: a cosa servono, come si compilano.


Il nuovo ISEE, indicatore della situazione economica equivalente, dopo la riforma scattata dal primo gennaio di questo 2015, comporta l’utilizzo di nuovi modelli di DSU, la dichiarazione sostituiva unica.
I cambiamenti, rispetto alla precedente modulistica, sono parecchi, e riguardano l’impostazione stessa della DSU, per la quale la Riforma ha introdotto una sorta di organizzazione a moduli. C’è infatti un modello base, la cosiddetta DSU mini, che serve per la maggior parte delle prestazioni, e poi una serie di altri modelli che invece vanno compilati esclusivamente per alcune tipologie di prestazioni. Vediamo una breve guida.




Per identificare con maggior semplicità i diversi modelli di cui si compone il nuovoISEE, spesso si parla di ISEE Università,ISEE Sociosanitario, ISEE minorenni, e via dicendo. Vediamo, con precisione, quali sono i diversi modelli che compongono la DSU, in una mini Guida che può essere utile al contribuente alla prese con la Riforma. Ricordiamo che l’ISEE serve ad accedere a prestazioni di welfare (iscrizione all’asilo, all’università, prestazione sanitarie, assistenziali e via dicendo). Il contribuente compila al DSU, la consegna direttamente all’ente che eroga la prestazione, oppure al Comune, o al CAF, o all’INPS, ed è proprio l’istituto previdenziale che alla fine calcola l’ISEE.




In tutto, i moduli di cui si compone la DSU sono otto: due fanno parte del modello base, gli altri servono per eventuali situazioni particolari. Ecco i moduli:


·         Modulo MB1: è la parte fondamentale della cosiddetta DSU mini, in pratica la dichiarazione base, che devono presentare tutti. Vanno inseriti i dati relativi al nucleo familiare e quelli relativi alla casa di abitazione;


·         Modulo FC1: è la seconda parte della DSU mini, che quindi devono compilare tutti. Si compila per ogni componente del nucleo familiare, e contiene oltre alla sue generalità, le informazioni su reddito, patrimonio mobiliare e immobiliare. In pratica, bisogna indicare qui tutti i dati utili a calcolare l’ISEE. Una delle principali novità della Riforma prevede che alcune informazioni importanti relative al reddito, che prima erano auto-dichiarate, adesso non rientrino più invece nella DSU, perché l’INPS va a chiederle direttamente all’Agenzia delle Entrate (esempio: il reddito che risulta dalla dichiarazione).




E passiamo ora agli altri moduli, che invece si compilano, in aggiunta ai due appena descritti, per particolari tipologie di prestazioni o in determinate situazioni.


·         Modulo MB2: si compila solo per accedere alle prestazioni per il diritto allo studio universitario e per quelle relative ai minorenni nel caso in cui i genitori non siano coniugati e non convivano. Ad esempio, questo modulo si compila per l’iscrizione all’università, per altre eventuali prestazioni legate agli studi universitari, per l’iscrizione all’asilo. Si compone di due quadri, per ognuna delle due tipologie sopra descritte, e serve per indicare la situazione del nucleo dello studente universitario (se convive o meno con i genitori e via dicendo), piuttosto che del minorenne.


·         Modulo MB3: si compila solo per le prestazioni socio – sanitarie residenziali, come il ricovero presso RSSA (residenze per anziani). Si inseriscono i dati sul beneficiario della prestazione, sui familiari, sui figli non ricompresi nel nucleo familiare (che calcoleranno poi componenti aggiuntive), e su eventuali donazioni di immobili.


·         Modulo MB1-rid: questo in realtà è un modulo che si può compilare in alternativa al modulo MB1, nel caso in cui si preferisca fare riferimento a un nucleo familiare ristretto, composto solo da coniuge e figli, possibilità che è concessa nei seguenti casi: prestazioni socio – sanitarie per persone con disabilità e/o non autosufficienti maggiorenni, prestazioni connesse ai corsi di dottorato di ricerca.


·         Modulo FC2: si compila solo nel caso in cui ci siano nel nucleo familiare persone con disabilità o non autosufficienti. Si inseriscono generalità, livello di disabilità (in base alla classificazione stabilita dalla norma), spese per prestazioni.


·         Modulo FC3: si compila solo se nel nucleo familiare ci sono persone esonerate dalla dichiarazione oppure in caso di sospensione degli adempimenti tributari pereventi eccezionali. Si inseriscono i dati di reddito.


·         Modulo FC4: vale solo per calcolare la cosiddetta “componente aggiuntiva“, rappresentata ad esempio dal genitore non convivente nel caso di prestazioni per i figli minorenni, oppure dal figlio del beneficiario di prestazioni socio assistenziali. Si inseriscono i dati del nucleo familiare della componente aggiuntiva.




Segnaliamo infine che c’è anche una DSU specifica per calcolare il cosiddetto ISEE corrente, che rappresenta una delle novità fondamentali della Riforma. In pratica, è riconosciuta la possibilità, che prima non era prevista, di correggere l’ISEE nel corso dell’anno. Per farlo, bisogna appunto richiedere un nuovo indicatore, che si chiama appunto ISEE corrente, compilando un’apposita DSU. È necessario che siano intervenute consistenti variazioni della situazione economica rispetto a quanto precedentemente dichiarato.

LA VOCE DEGLI INVALIDI: Nuovo ISEE: la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DS...:

lunedì 2 febbraio 2015

Eventi Religiosi. Festa della Candelora 02/02/2015 Rapone (PZ), Basilicata

Il 2 febbraio si celebra la festa della "Candelora" con la benedizione delle candele a ricordo della presentazione del Signore Gesù al Tempio. Durante la preparazione alla festa si recita il Santo Uffizio della Beata Vergine Maria in lingua latina con relativa "Novena" presso la Chiesa S. Maria Ad Nives sita in via Regina Margherita e successiva processione attorno alla Chiesa a cura della Confraternita del SS.Rosario.
Eventi Religiosi. Festa della Candelora 02/02/2015 Rapone (PZ), Basilicata