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mercoledì 30 marzo 2016
I piccoli Comuni di fronte alla crisi e l'alternativa della fusione

lunedì 28 marzo 2016
Il Modello per l’esenzione dal Canone RAI
Entro il 30 aprile o il 10 maggio bisogna presentare l'autocertificazione per non pagare il canone RAI: il modello di dichiarazione sostitutiva.
Ecco il modello dell’Agenzia
delle Entrate per autodichiarare il mancato possesso dei requisiti per
pagare il canone RAI in bolletta: lo compila chi non ha un
televisore, o ha un altro familiare che paga il canone. La scadenza è
il 30 aprile 2016 per la presentazione cartacea oppure il 10 maggio per la
presentazione telematica.
Il modello è
pubblicato insieme al provvedimento di approvazione del 24 marzo 2016, con le
istruzioni di compilazione, disponibile sul sito dell’Agenzia, sul sito
del ministero delle Finanze e su quello della RAI nelle pagine dedicate al
canone.
Il modello si compone
di una parte dedicata aidati anagrafici e di una dichiarazione
sostitutiva di non detenzione dell’apparecchio televisivo,
in attuazione di quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2016,
che ha ridotto il Canone RAI a 100
euro prevedendone però il pagamento con la bolletta elettrica.
Per non ricevere il
Canone RAI in addebito sulla bolletta elettrica, bisogna presentare apposita
autocertificazione al Fisco. Sono previsti i seguenti diversi casi:
·
contribuente che non ha nessun televisore in nessuna delle abitazione
per cui è titolare dell’utenza elettrica;
·
non detenzione di un ulteriore apparecchio televisivo oltre a quello per il
quale è stata precedentemente presentata una denunzia di cessazione
dell’abbonamento per suggellamento;
·
il canone non deve essere addebitato in alcuna delle utenze elettriche
intestate al dichiarante perché la bolletta elettrica è intestata ad altro
componente della stessa famiglia anagrafica, che paga quindi il canone RAI;
·
il venir meno dei presupposti di una dichiarazione sostitutiva precedente:
questa dichiarazione va presentata, ad esempio, quando dopo aver presentato
dichiarazione sostitutiva di non detenzione della tv, nel corso dell’anno viene
acquistato un televisore.
A seconda della
tipologia di dichiarazione, il contribuente compila il quadro A o
il quadro B del modello. Il Quadro A è la dichiarazione di non
detenzione di una tv, il Quadro B è dedicato a coloro che non pagano perché il
canone RAI è già versato da un altro componente della famiglia anagrafica: è il
caso, ad esmepio, di due persone conviventi, che fanno parte della stessa
famiglia anagrafica, intestatari di utenze elettriche separate. Il codice
fiscale da segnare nel campo dichiarazione è quello del familiare che paga il
canone.
La dichiarazione
sostitutiva si presenta attraverso il servizio postale entro il 30
aprileoppure per via telematica entro il 10 maggio e ha
valore per l’intero 2016. Dall’anno prossimo, la dichiarazione si presenta
entro il 31 gennaio. La dichiarazione si può presentare con le seguenti modalità:
·
per posta, via raccomandata, inviando il modello cartaceo all’indirizzo Agenzia
delle Entrate, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV –
Casella Postale 22 – 10121 Torino. Fa fede la data di spedizione: la scadenza
per questo tipo di consegna è il30 aprile.
·
online tramite applicazione web dell’Agenzia delle Entrate,
utilizzando le credenziali Fisconline o Entratel. In questo caso, la scadenza è
il 10 maggio.
·
tramite intermediario entro il 30 aprile: il provvedimento delle Entrate dettaglia
gli obblighi del professionista (copia al dichiarante, delega, ricevuta).
La presentazione della dichiarazione
in ritardo comporta la non validità della stessa, e quindi l’obbligo
di pagare il canone RAI, anche se non necessariamente per l’intero anno: un
ritardo fino al 30 giugno, non ha effetto su tutto l’anno ma solo sul secondo
semestre. In pratica, quindi, si pagherà il canone da gennaio a giungo, ma non
da luglio a dicembre. Ricordiamo che le rate arrivano comunque a partire dal
mese di luglio (in cui saranno inserite le prime sei rate dell’anno, 60 euro).
Dal 2017 quando la riforma sarà a regime, la dichiarazione sostitutiva va
presentata dal primo luglio dell’anno precedente al 31 gennaio. La
presentazione in ritardo, ma entro il 30 giugno, comporta esenzione per il
secondo semestre.
Attenzione: contrariamente a quanto succedeva prima,
la dichiarazione ha validità annuale, quindi andrà ripresentata
anno per anno nel caso in cui sussistano i requisiti. Si considera apparecchio
televisivo, per cui bisogna pagare il canone RAI, una tv che riceve il
digitale terrestre o il segnale satellitare. Quindi, ad esempio un pc o un
altro monitor, anche se consente la visione di programmi via Internet, o un
vecchio televisore analogico, non comportano il pagamento del canone, a meno
che non riceva il segnale radiotelevisivo via digitale terrestre o
satellitare. La dichiarazione sostitutiva può essere resa anche
dall’erede.
Il contribuente che
attiva una nuova utenza elettrica nel corso dell’anno, devono
presentare la dichiarazione di esenzione dal canone entro il mese successivo a
quello in cui attivano la fornitura.
Fonte: Agenzia delle Entrate
Canone RAI 2016: nuove regole, sanzioni, esenzioni
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venerdì 25 marzo 2016
Canone RAI in bolletta, ecco le istruzioni 2016
Mini guida al canone RAI 2016: come avviene il pagamento, con quali scadenze e cosa è previsto dal decreto attuativo della Legge di Stabilità per i casi particolari.
Il decreto attuativo sul Canone RAI in bolletta
elettrica è finalmente pronto. Il Ministero dell’Economia e Sviluppo
Economico e dell’Economia lo hanno inviato peri consueti pareri all’Autorità
per l’Energia e al Consiglio di Stato. Nel provvedimento si fa luce sui dubbi
più consistenti espressi sulla riforma dell’imposta televisiva, ossia le
garanzie per i rimborsi ai cittadini e i contributi alle
società elettriche (28 mln di euro in due anni). Indicate anche scadenze e
modalità per richiedere l’esenzione dall’addebito in bolletta per
mancato possesso dell’apparecchio televisivo, tramite invio di apposita autocertificazione. Ecco
quindi una breve guida al versamento dell’imposta secondo le nuove regole
contenute nel decreto di attuazione delle norme in Legge di Stabilità 2016.
Scadenze
A seguito della riforma del canone RAI l’imposta, che
scende a 100 euro, si paga insieme alla bolletta elettrica in 10
rate mensili. Solo per il 2016, il primo addebito del canone RAI
avverrà nella prima fattura elettrica successiva al 1° luglio 2016,
nella quale saranno conteggiate anche le rate relative ai mesi precedenti. Dal 2017,
i 100 euro saranno diluiti in 10 rate da gennaio ad ottobre, sempre in
bolletta. L’importo del canone è indicato nella fattura con
una distinta voce ed è dovuto anche se il consumo di energia elettrica dovesse
essere pari a zero, in questo caso con fatture quadrimestrali invece che
bimestrali.
Sciogliendo il nodo sulla questione dei non
titolari di utenza elettrica (e nelle isole minori), il decreto
prevede la non irrogazione di sanzioni per ritardato pagamento ed il versamento
dell’imposta, in deroga per il 2016, slittato al 31 ottobre in
un’unica soluzione.
Titolarità
L’intestazione del canone RAI seguirà l’intestazione
della bolletta e, in caso di divergenza, l’Agenzia delle Entrate eseguirà
la voltura d’ufficio e sarà poi il cittadino che
non deve più pagare (perchè non titolare) a inviare autocertificazione,
indicando che a farsi carico del pagamento dell’imposta è magari il coniuge
intestatario.
Per i defunti intestatari della
bolletta, l’Agenzia delle Entrate procede con la voltura del canone al titolare
del contratto.
L’intestatario del canone RAI – non intestatario di
alcun contratto di energia elettrica e svincolato da altre utenze – deve invece
versare entro ottobre il canone RAI, come sopra indicato, mediante bollettino (versamento
unico da 100 euro).
A fornire alle imprese elettriche le informazioni in
possesso dell’Agenzia delle Entrate sui dati dei contribuenti sarà Acquirente
unico Spa.
Solleciti
“In caso di mancato pagamento totale o parziale della fattura
per la parte relativa ai consumi elettrici, l’impresa elettrica provvede ad
inviare solleciti al cliente con le modalità ordinariamente utilizzate, anche
per la parte relativa al canone”.
Una buona notizia. In nessun caso il
mancato pagamento del canone comporta ildistacco della fornitura di
energia elettrica. Se entro l’anno solare successivo il cliente non salda il
canone,
«le azioni di recupero, sommate a sanzioni e
interessi, sono effettuate dall’Agenzia delle Entrate».
Rimborsi
Il rimborso del canone addebitato ma non dovuto,
avverrà dopo le verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate, tramite accredito sulla
prima fattura utile o altre modalità,entro 45 giorni.
Autocertificazione
I contribuenti che non possiedono il televisore devono
presentare ogni announ’autocertificazione (così come in caso
di requisiti per l’esenzione dall’imposta), entro il30 aprile:
·
tramite
raccomandata a: Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale 1,
Sportello Sat, Corso Bolzano n. 30, 10121, Torino.
·
per Posta
certificata a: DP.1TORINO@PCE.AGENZIAENTRATE.IT.
La trasmissione dei dati sugli esenti sarà
trasmessa all’Acquirente Unico in modo da non inserire la quota del
canone Rai nella bolletta elettrica.
venerdì 18 marzo 2016
Esenzione IMU: fa fede la bolletta elettrica
Un consumo di energia elettrica praticamente inesistente è un presupposto legittimo per revocare l’agevolazione prima casa: la sentenza.

A ribadirlo è una
sentenza della CTR Lombardia, la n. 782/13/2016, che ha legittimato la
presunzione di assenza di dimora abituale dall’immobile
oggetto di agevolazione basata sugli assetti o troppo esigui consumi elettrici.
Nel caso in esame labolletta elettrica rivelava dei consumi
notevolmente più bassi rispetto al consumo medio giornaliero unipersonale, in
realtà i consumi erano praticamente inesistenti, evidenziando una frequenza ed
intensità di utilizzo dell’immobile evidentemente non quotidiano, quale
dovrebbe essere la prima casa.
Il consumo
medio giornaliero unipersonale viene stimato di kw. 2,00, mentre la
contribuente del caso analizzato dalla CTR si collocava a 0,34 kw, consumo che
si ritiene sia sufficiente per illuminare appena due lampadine. Insomma si
trattava di una condizione decisamente non compatibile con il presupposto di
abitazione principale.
Sulla base di tale
rilevazione alla contribuente era stato revocato da parte del Comune il
beneficio fiscale previsto dall’art. 8, comma 2, del D.Lgs. n. 504/1992 per le
prime case. Fatto ritenuto legittimo da parte della Commissione Tributaria
Regionale. Ne consegue che anche in caso di esenzione IMU sulle
prime case, a fare fede per dimostrare che si tratti o meno di un’abitazione
principale possa essere la bolletta elettrica.
giovedì 17 marzo 2016
Bolletta elettrica: nuovi contatori, tariffe e fatture
Cambia la bolletta elettrica grazie ai nuovi contatori intelligenti: fatture basate sui consumi reali e nuove fasce orarie flessibili.
Con la definizione da parte dell’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il sistema Idrico) delle funzionalità dei misuratori smart di seconda generazione, ovvero dei nuovi contatori 2G, prende il via una nuova modalità di fatturazione della bolletta elettrica, basata su misure reali e non più stimate, aggiornamenti quotidiani dei consumi ogni 15 minuti ed energy footprint.
Con la definizione da parte dell’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il sistema Idrico) delle funzionalità dei misuratori smart di seconda generazione, ovvero dei nuovi contatori 2G, prende il via una nuova modalità di fatturazione della bolletta elettrica, basata su misure reali e non più stimate, aggiornamenti quotidiani dei consumi ogni 15 minuti ed energy footprint.
=> Energia per le imprese
Novità che comporteranno benefici anche sul fronte delle procedure di cambio fornitura e voltura, più veloci ed efficienti, e che porteranno al superamento del sistema delle fasce predefinite e alla possibilità di definire nuove offerte con fasce orarie flessibili basate sulle esigenze di consumi individuali, o ancora di definire delle soluzioni prepagate.Contatori 2.0
I nuovi contatori 2.0 sono misuratori elettronici intelligenti che andranno gradualmente a sostituire quelli attualmente in uso, come previsto dal decreto sull’efficienza energetica (dlgs 102/2014 che recepisce la Direttiva europea 27/2012 sull’efficienza energetica), dei quali l’AEEG ha definito, con la 87/2016/R/eel, le caratteristiche minime (modalità di funzionamento e performance) che dovranno essere rispettate dai distributori per sostituire quelli elettronici di prima generazione entro i prossimi 15 anni.=> Energia: agevolazioni 2016 per famiglie e imprese
Per la telelettura e telegestione, l’AEEG ha previsto due possibili soluzioni di connessione: attraverso la rete elettrica PLC (Power Line Carrier) o radiofrequenza. Definito anche un canale di comunicazione diretto al cliente, oltre al display a bordo contatore, per la trasmissione dei dati ad un dispositivo intelligente che può essere installato in casa.Sviluppi futuri
Nel prossimo futuro potrà essere definita anche versione 2.1 dei contatori intelligenti, capaci di integrare canali di comunicazione oggi non ancora maturi per la specifica applicazione dei misuratori 2G o non diffusi sull’intero territorio nazionale, come quelli basati su tecnologie wireless (nuova radiomobile dedicata) o wired (fibra ottica).mercoledì 16 marzo 2016
Parco naturale regionale del Vulture, audizioni in terza Commissione

Ascoltate le associazioni ambientaliste e i sindaci dei Comuni interessati
Sono stati ascoltati dalla terza Commissione consiliare presieduta da Francesco Pietrantuono (Psi) i rappresentanti di Legambiente e del Wwf ed i sindaci di Atella, Barile, Ginestra, Melfi, Rionero in Vulture, San Fele e Bella. In discussione il disegno di legge “Istituzione del Parco naturale regionale del Vulture e relativo ente di gestione”.
L’area del parco è suddivisa in diversi livelli di tutela: nel livello 1 sono compresi territori di elevato interesse naturalistico e paesaggistico con insistente o limitato grado di antropizzazione, il livello di tutela 2 include territori di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale con limitato grado di antropizzazione, a tale livello di tutela sono sottoposte le aree che non rientrano nei livelli di tutela 1 e 3; il livello di tutela 3 racchiude territori di rilevante valore paesaggistico, storico e culturale con elevato grado di antropizzazione, a tale livello sono sottoposti gli ambiti urbani, periurbani ed extraurbani produttivi, individuati nei regolamenti urbanistici vigenti.
“Eravamo favorevoli alla perimetrazione originaria – hanno detto i rappresentati di Legambiente Ferri e De Biase – ma dopo le osservazioni di alcuni sindaci riteniamo che la proposta non abbia più senso. Alcuni Comuni –hanno aggiunto – si gioverebbero solo del marchio ma così come proposto il parco non avrebbe senso dal punto di vista ecologico ed ambientale oltre che economico. Se non si ritorna alla proposta originale degli uffici regionali la nostra associazione esprimerà serie riserve”.
Dello stesso parere i rappresentanti del Wwf Musacchio ed Agresti per i quali “la proposta degli uffici è stata stravolta dai sindaci. Prima veniva salvaguardata la biodiversità ora si pensa solo all’aspetto vincolistico a danno delle prospettive di reale sviluppo. Chiediamo dunque una perimetrazione più omogenea”.
“La nostra idea –ha detto il sindaco di Barile Antonio Murano – non è quella di essere attori principali di questo progetto ed abbiamo chiesto una diversa perimetrazione perché alcuni territori avevano difficoltà ad inserirsi in modo definitivo. Il parco deve essere un valore aggiunto, è uno strumento utile per il nostro futuro ed abbiamo l’esigenza che parta subito”. “Abbiamo sempre creduto in questo progetto – ha detto il sindaco di Ginestra, Giuseppe Pepice – e tutto il nostro territorio ne fa parte. E’ una opportunità che può essere da volano per la nostra economia e sicuramente se ci fosse stata una perimetrazione più omogenea il risultato sarebbe stato migliore. Bisogna far presto”.
“Abbiamo messo le nostre zone più pregiate – ha detto il sindaco di Atella, Nicola Telesca – e per noi si intraprende un cammino lungo il quale siamo certi di riuscire a convincere anche gli scettici una volta preso coscienza dei risultati che siamo certi verranno”. “Vorrei che si arrivasse subito ad una conclusione – ha detto Livio Valvano, sindaco di Melfi – a prescindere dai problemi che potranno essere risolti in una fase successiva. Propongo però che siano messi dei vincoli di distanza dalle zone industriali”.
“Siamo consequenziali ai nostri impegni –ha detto il vice sindaco di Rionero, Vito D’Angelo – e crediamo in questo parco perché lo consideriamo importante per lo sviluppo dei nostri territori ma abbiamo necessità che si faccia presto”. “E’ un momento storico per la nostra realtà – ha detto Donato Sperduto, sindaco di San Fele - e crediamo che questo percorso iniziato tanti anni fa vada concluso al più presto. Siamo favorevoli inoltre ad allargare la perimetrazione ad altri Comuni”.
In audizione anche il sindaco di Bella, Michele Celentano, il cui territorio non rientra nella perimetrazione dell’istituendo parco e che ha chiesto “di entrarne a far parte perché lo ritengo un valore aggiunto ed una grande possibilità di sviluppo per la nostra comunità”.
Hanno partecipato ai lavori della Commissione, oltre al presidente Francesco Pietrantuono (Psi), i consiglieri Luigi Bradascio (Pp), Carmine Miranda Castelgrande, Vincenzo Robortella, Roberto Cifarelli e Vito Santarsiero (Pd), Francesco Mollica (Udc), Gianni Leggieri (M5s), Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gruppo Misto), Gianni Rosa (Lb – Fdi).
L.C.
L’area del parco è suddivisa in diversi livelli di tutela: nel livello 1 sono compresi territori di elevato interesse naturalistico e paesaggistico con insistente o limitato grado di antropizzazione, il livello di tutela 2 include territori di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale con limitato grado di antropizzazione, a tale livello di tutela sono sottoposte le aree che non rientrano nei livelli di tutela 1 e 3; il livello di tutela 3 racchiude territori di rilevante valore paesaggistico, storico e culturale con elevato grado di antropizzazione, a tale livello sono sottoposti gli ambiti urbani, periurbani ed extraurbani produttivi, individuati nei regolamenti urbanistici vigenti.
“Eravamo favorevoli alla perimetrazione originaria – hanno detto i rappresentati di Legambiente Ferri e De Biase – ma dopo le osservazioni di alcuni sindaci riteniamo che la proposta non abbia più senso. Alcuni Comuni –hanno aggiunto – si gioverebbero solo del marchio ma così come proposto il parco non avrebbe senso dal punto di vista ecologico ed ambientale oltre che economico. Se non si ritorna alla proposta originale degli uffici regionali la nostra associazione esprimerà serie riserve”.
Dello stesso parere i rappresentanti del Wwf Musacchio ed Agresti per i quali “la proposta degli uffici è stata stravolta dai sindaci. Prima veniva salvaguardata la biodiversità ora si pensa solo all’aspetto vincolistico a danno delle prospettive di reale sviluppo. Chiediamo dunque una perimetrazione più omogenea”.
“La nostra idea –ha detto il sindaco di Barile Antonio Murano – non è quella di essere attori principali di questo progetto ed abbiamo chiesto una diversa perimetrazione perché alcuni territori avevano difficoltà ad inserirsi in modo definitivo. Il parco deve essere un valore aggiunto, è uno strumento utile per il nostro futuro ed abbiamo l’esigenza che parta subito”. “Abbiamo sempre creduto in questo progetto – ha detto il sindaco di Ginestra, Giuseppe Pepice – e tutto il nostro territorio ne fa parte. E’ una opportunità che può essere da volano per la nostra economia e sicuramente se ci fosse stata una perimetrazione più omogenea il risultato sarebbe stato migliore. Bisogna far presto”.
“Abbiamo messo le nostre zone più pregiate – ha detto il sindaco di Atella, Nicola Telesca – e per noi si intraprende un cammino lungo il quale siamo certi di riuscire a convincere anche gli scettici una volta preso coscienza dei risultati che siamo certi verranno”. “Vorrei che si arrivasse subito ad una conclusione – ha detto Livio Valvano, sindaco di Melfi – a prescindere dai problemi che potranno essere risolti in una fase successiva. Propongo però che siano messi dei vincoli di distanza dalle zone industriali”.
“Siamo consequenziali ai nostri impegni –ha detto il vice sindaco di Rionero, Vito D’Angelo – e crediamo in questo parco perché lo consideriamo importante per lo sviluppo dei nostri territori ma abbiamo necessità che si faccia presto”. “E’ un momento storico per la nostra realtà – ha detto Donato Sperduto, sindaco di San Fele - e crediamo che questo percorso iniziato tanti anni fa vada concluso al più presto. Siamo favorevoli inoltre ad allargare la perimetrazione ad altri Comuni”.
In audizione anche il sindaco di Bella, Michele Celentano, il cui territorio non rientra nella perimetrazione dell’istituendo parco e che ha chiesto “di entrarne a far parte perché lo ritengo un valore aggiunto ed una grande possibilità di sviluppo per la nostra comunità”.
Hanno partecipato ai lavori della Commissione, oltre al presidente Francesco Pietrantuono (Psi), i consiglieri Luigi Bradascio (Pp), Carmine Miranda Castelgrande, Vincenzo Robortella, Roberto Cifarelli e Vito Santarsiero (Pd), Francesco Mollica (Udc), Gianni Leggieri (M5s), Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gruppo Misto), Gianni Rosa (Lb – Fdi).
L.C.
lunedì 14 marzo 2016
Spacciano a minori e disabili, arrestati
Accusati di numerosi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, anche a minorenni e persone disabili, ANSA LEGGI TUTTO
venerdì 11 marzo 2016
Bonus Mobili, le agevolazioni 2016
Nel 2016 il Bonus Mobili
è raddoppiato: detrazioni IRPEF, interventi agevolabili, requisiti e limiti di
spesa.
I soggetti che fruiscono della detrazione fiscale per
interventi di recupero del patrimonio edilizio possono accedere fino al 31
dicembre 2016 al Bonus Arredi, per l’acquisto di
mobili e grandi elettrodomestici da destinare agli immobili ristrutturati. Le
giovani coppie che acquistano casa da adibire ad
abitazione principale hanno diritto ad un ulteriore bonus.
Bonus Arredi 2016
Il Bonus Arredi consiste in una detrazione IRPEF del 50% sull’acquisto (anche dall’estero) di nuovi mobili o grandi
elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni),
inclusi trasporto e montaggio. La detrazione, da ripartire tra gli aventi diritto (la detrazione non si trasferisce
agli eredi) in 10 quote annuali di pari importo, dev’essere calcolata sull’importo
massimo di 10mila euro. Il limite è riferito
alla singola unità immobiliare comprensiva delle pertinenze, o alla parte
comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione (in caso di lavori di lavori
su più unità immobiliari si avrà diritto a più di un bonus).
Interventi agevolabili
Manutenzione ordinaria
sue parti comuni di un edificio
residenziale;
- manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo su parti comuni di un edificio residenziale e singole unità residenziali;
- ricostruzione o ripristino di immobili danneggiati da eventi calamitosi;
- restauro, risanamento e ristrutturazione di interi fabbricati, eseguiti da imprese e cooperative edilizie che provvedano, entro 18 mesi dal termine dei lavori, alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.RequisitiPer ottenere il Bonus Arredi occorre necessariamente fruire della detrazione per interventi di ristrutturazione edilizia (non di riqualificazione energetica), nella propria abitazione o anche solo su parti comuni del condominio: la data di inizio lavori, però, deve essere anteriore a quella in cui sono sostenute le spese. I mobili acquistati possono anche essere destinati anche ad ambienti diversi rispetto a quelli dei lavori (ma restano esclusi quelli sulle pertinenze). Non si accede però al Bonus Arredi se ci si limita ad installare impianti se non sono previsti veri e propri interventi sull’immobile.Per ottenere il bonus, serve il pagamento con bonifico bancario o postale completo di causale del versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione e numero di partita IVA o codice fiscale del destinatario del bonifico. È consentito il pagamento anche mediante carta di credito o di debito: in tal caso, la data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta da parte del titolare.Bonus mobili per coppie giovaniLa Legge di Stabilità 2016 ha introdotto un nuovo bonus mobili non vincolato ai lavori di ristrutturazione ma all’acquisto di un immobile da adibirsi a prima casa. La detrazione del 50% sull’acquisto di nuovi arredi (fino a 16mila euro di acquisti) è riservato a coniugi o conviventi da almeno tre anni, in cui almeno uno dei due abbia meno di 35 anni. La detrazione, da ripartire tra gli aventi diritto in 10 rate annuali di pari importo, non è cumulabile con il bonus mobili legato ai lavori di ristrutturazione
domenica 6 marzo 2016
Canone RAI in bolletta, invio dati dai Comuni

Vengono delineati sempre di più i confini della riforma del canone RAI, che verrà addebitato in bolletta elettrica a partire dal mese di luglio. E per evitare che possano essere commessi errori nell’addebito del canone RAI l’Agenzia delle Entrate ha invitato i Comuni italiani ad inviare i dati delle famiglie anagrafiche.
=> Canone RAI 2016 in bolletta: novità e chiarimenti
Ecco perché, spiega l’Agenzia, il decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico, di prossima emanazione di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, dovrà prevedere che i Comuni siano tenuti a trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle famiglie anagrafiche, tenute a pagare il canone RAI, secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2016.
=> Canone RAI 2016: domande e risposte
Poi l’Agenzia delle Entrate si occuperà di trasmettere alle imprese elettriche, tramite l’Acquirente Unico Spa e secondo le modalità stabilite con apposita intesa, le informazioni relative a coloro che risultano essere esenti, per aver dichiarato di non essere in possesso di apparecchi televisivi, o perché appartenenti ad una famiglia anagrafica che ha provveduto al pagamento con altre modalità o nella quale è presente un componente esente dal pagamento per effetto di Convenzioni internazionali o perché rientrante in uno degli altri casi previsti dalla legge.=> Canone RAI in bolletta: come comportarsi
Sarà inoltre necessario che le imprese elettriche tengano traccia delle operazioni effettuate per fornire una rendicontazione all’Agenzia delle Entrate per dare luogo a dei controlli incrociati.Ti potrebbe anche interessare:
E’ ingiusto imporre il canone Rai
Canone RAI 2016:domande e risposte
martedì 1 marzo 2016
Equitalia abbandonerà la riscossione dei "piccoli crediti"
Equitalia potrebbe abbandonare la riscossione dei tributi locali. Di fatto è dal 2012 che i Comuni dovevano provvedere ad affidare ad alcune società private la riscossione delle tasse, ma con diverse proroghe si è giunti al 2016, ultimo anno in cui Equitalia opererà in questo settore.
La riforma infatti prevede che questo tipo di riscossione avvenga tramite società "in house", ovvero interne al Comune oppure tramite soggetti privati.
Ma le amministrazioni comunali finora non hanno provveduto. Adesso, come ricorda laleggepertutti a sbloccare la situazione è un ddl sulle “Misure per il recupero dei crediti insoluti della pubblica amministrazione”: la nuova legge crea una sorta di fase stragiudiziale del recupero crediti affidata a società private. La nuova gestione stragiudiziale del recupero dei crediti varrà solo per le tasse locali di “modesta entità” e il gettito sarà versato direttamente agli enti (nei bilanci natura, anzianità, possibilità di recupero dei crediti).
LINK http://www.ilgiornale.it/news/economia/equitalia-abbandoner-riscossione-dei-piccoli-crediti-1231018.html
8 marzo festa della Donna
Mimosa d’argento, a Brienza (Pz) la testimonianza della Lanzetta
L'Amministrazione Comunale di Brienza Città d'Arte continua il suo percorso culturale con la celebrazione del Premio Mimosa d'Argento in occasione della Festa Internazionale della Donna. L'Evento si terrà sabato 12 marzo alle 19 nella sala dell'ex Refettorio nel Palazzo Municipale voluto dalla Assessore alla Cultura Angela Scelzo e condivisa dall'intera Amministrazione Comunale, coordinata da Giuseppe Semeraro, organizzatore di iniziative culturali e istituzionali. Sul tema "Donne Protagoniste nel Mondo Itinerari di Integrazione e Promozione Culturale" daranno la loro testimonianza il Prefetto di Potenza Marilisa Magno, Maria Carmela Lanzetta già Ministro agli Affari Regionali e Cecilè Kyenge, Deputata al Parlamento Europeo, che riceveranno il riconoscimento "Mimosa d'Argento 2016". Inoltre nel corso della serata, riceveranno lo stesso riconoscimento, anche alcune Donne impegnate nel mondo della Scuola della Comunità Burgentina. La serata, moderata da Antonella Inciso della Gazzetta Mezzogiorno di Potenza, sarà aperta dai saluti istituzionali del Sindaco Donato Distefano, alla presenza di Autorità Civili, Militari e Religiose .
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MIMOSE A SAN FELE

L'Amministrazione Comunale di Brienza Città d'Arte continua il suo percorso culturale con la celebrazione del Premio Mimosa d'Argento in occasione della Festa Internazionale della Donna. L'Evento si terrà sabato 12 marzo alle 19 nella sala dell'ex Refettorio nel Palazzo Municipale voluto dalla Assessore alla Cultura Angela Scelzo e condivisa dall'intera Amministrazione Comunale, coordinata da Giuseppe Semeraro, organizzatore di iniziative culturali e istituzionali. Sul tema "Donne Protagoniste nel Mondo Itinerari di Integrazione e Promozione Culturale" daranno la loro testimonianza il Prefetto di Potenza Marilisa Magno, Maria Carmela Lanzetta già Ministro agli Affari Regionali e Cecilè Kyenge, Deputata al Parlamento Europeo, che riceveranno il riconoscimento "Mimosa d'Argento 2016". Inoltre nel corso della serata, riceveranno lo stesso riconoscimento, anche alcune Donne impegnate nel mondo della Scuola della Comunità Burgentina. La serata, moderata da Antonella Inciso della Gazzetta Mezzogiorno di Potenza, sarà aperta dai saluti istituzionali del Sindaco Donato Distefano, alla presenza di Autorità Civili, Militari e Religiose .
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MIMOSE A SAN FELE

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