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martedì 28 dicembre 2021

DISABILITA' ED INCLUSIONE SOCIALE : UNA SFIDA COMUNE

EVENTO RINVIATO

Il 30 Dicemre 2021 alle ore 16:00 presso la sala D.M. Corso Umberto I°  San Fele (PZ) si terrà la presentazione del libro DISABILITA' ED INCLUSIONE SOCIALE : UNA SFIDA COMUNE
"Questo volume si propone di discutere le problematiche connesse alla disabilità secondo l'approccio della Pedagogia speciale e sociale, i cui compiti sono quelli di stimolare e favorire la formazione globale della personalità e promuovere la piena inclusione dei soggetti con bisogni educativi speciali, dalla nascita sino all'età adulta. Nella prospettiva di una migliore qualità della vita per il disabile, il testo aiuta a focalizzare l'attenzione su aspetti come pregiudizio e burocrazia che possono costituire un ostacolo alla piena inclusione, aggravando una condizione di svantaggio preesistente. L'Autrice, nel duplice ruolo di pedagogista e madre di un ragazzo disabile, mette da parte il politically correct e parla della sua esperienza famigliare, del lungo e faticoso percorso di elaborazione emotiva intrapreso, della carenza dei servizi sociosanitari che le famiglie devono subire a partire dal momento in cui scoprono la disabilità, di un sistema di welfare ancora distante dai bisogni reali dell'individuo, e ne promuove il cambiamento, proponendo un modello che si fonda su un approccio sistemico e integrato come il community care".

giovedì 2 dicembre 2021

RETE FOGNANTE A SAN FELE ANNO 1933

 

La prima rete fognante a San Fele venne costruita nel 1933, quando entrarono in funzione le prime fontane pubbliche che distribuivano l'acqua per il paese...La foto rappresenta le autorità locali con la madrina sig.na Lucia Caputi intorno al fontanino del quartiere di Santa Lucia per l' inaugurazione dell'acquedotto (1933)

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domenica 14 novembre 2021

Les Mées, i Penitenti, il villaggio e il panorama

 

Un percorso panoramico e un luogo leggendario nelle Alpi di Alta Provenza.

Tra Sisteron e Manosque, nel cuore di una zona ricca di ulivi vicino al villaggio di Les Mées, si erge un'imponente massa di pietra il cui aspetto evoca una processione di personaggi incappucciati. Uno “scherzo” della geologia che, come spesso accade, dalle sue stranezze – si pensi, sempre in Provenza, alle démoilselles coiffées di Bédoin e di Pontis – fa nascere leggende che si tramandano nei secoli.

Le bellezze del villaggio, la lunga teoria dei Pénitents di roccia e la possibilità di godersi un panorama spettacolare fanno di questa zona al di fuori della Provenza più battuta una destinazione decisamente interessante

lunedì 8 novembre 2021

C’era una volta il Monastero dei monaci PENTITI sul lato sinistro del TORRENTE BRADANO.

 



Il terremoto del 1980, che ha completamente raso al suolo il Monastero (A.N.1890, ma non è esclusa una sua precedente frequentazioneprovocando danni materiali e soprattutto immateriali riguardanti l’aspetto emotivo.

Il monastero dei monaci penitenti  è un tipo di vita spirituale che si protegge contro le tante tentazioni della vita quotidiana, immergendosi nella preghiera, nel pentimento e nel digiuno.

Il monastero spiccava in mezzo a una valle solcata dal torrente Bradanello, cosparsa di vigneti, di piccole dimensioni, arricchiti da alberi da frutta(ciliegi, fichi, noci, noccioli, gelsi,etc.)..punteggiata da qualche "casino" e da piccoli rifugi per potersi riparare da eventuali calamità atmosferiche. Le viti non erano disposte in filari, ma in gruppi di tre-quattro e sorrette da canne conficcate nel terreno.

Dopo la vendemmia , restava nella campagna uno stupore vuoto, come dopo un saccheggio, la valle si tingeva di caleidoscopici gradazioni di colori creando uno spettacolare gioco fantasmagorico, magico, religioso che lasciava intravedere l'intervento di un grande pittore: il Dio dell'universo.


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LA PENITENZA DEI MONACI



domenica 7 novembre 2021

LA PRESENZA DELLA LONTRA NEL BACINO DEL FIUME OFANTO

 

La popolazione della Lontra eurasiatica (Lutra lutra Linnè, 1758) durante questo secolo si è notevolmente rarefatta. E’ stata considerata dalla legge italiana fino al 1971, “animale nocivo” liberamente abbattibile, per questo motivo è stata legalmente protetta dal 1976. Attualmente risulta il mammifero terrestre più minacciato d’Italia, inserito nella lista rossa dell’ IUCN (1988). Nel fiume Ofanto la sua presenza è riferibile agli studi di Pennacchioni G., Canu A., Loy A. e Racana A. nel 1986 e di Prigioni C. in suoi successivi lavori, che davano la lontra distribuita limitatamente ad alcuni tratti del medio-alto corso. Succesivamente Vorrasi A. (1996) ne ha appurato la presenza stabile nella fiumara di Atella, affluente dell’Ofanto. Sono state effettuate recentemente alcune indagini sul campo per verificarne la presenza, a distanza di 15 anni dalle ultimi segnalazioni nel Fiume Ofanto (Pennacchioni, 1986). L’esiguo numero di siti positivi dei precedenti rilievi faceva supporre la presenza di una popolazione estremamente ridotta e sull’orlo della scomparsa. Per tale motivo si è iniziato un programma di ricerca su due linee, basato anche su conoscenze regresse degli autori ed esperienze derivanti da monitoraggi non metodici effettuati dalla LIPU dal 1986 sull’habitat fluviale in esame; da un lato si è puntato alla verifica della presenza e distribuzione della specie e dall’altro allo studio della salute del Fiume Ofanto, valutando l’evoluzione di alcuni determinanti aspetti negli ultimi anni, con particolare attenzione al funzionamento degli schemi idrici che ne sfruttano le acque. In tale contesto è emersa la notevole, quanto vulnerabile, biodiversità legata al bacino dell’Ofanto e la presenza nidificante di alcune specie di uccelli rare e minacciate (Lanario, Biancone, Nibbio reale)

http://www.lipucapitanata.it/wp-content/uploads/2009/09/LA-PRESENZA-DELLA-LONTRA-NEL-BACINO-DEL-FIUME-OFANTO.pdf

sabato 6 novembre 2021

Cascate di San Fele

 

Quelle di San Fele come tante altre cascate, si sono formate lungo i corsi dei fiumi perché, in un tratto del loro corso, la parte del terreno su cui scorrono è meno resistente all’erosione rispetto alla parte più a monte; con l’andare del tempo si forma un dislivello .

Il torrente Bradano scorre nelle prossimità di San Fele, per arrivare alle cascate si prende la strada San Fele-Rapone,passando da via Umberto,e dal Calvario.Dopo circa 2 km dall'uscita da San Fele …

Le cascate sono certamente tra i luoghi più magici da scoprire durante un’avventura all’aria aperta. Per aiutarti a pianificare la tua prossima escursione abbiamo selezionato le cascate più belle nei dintorni di San fele.  Consulta   FOTO  e suggerimenti relativi a ciascuna cascata e pianifica il tuo percorso!

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-GOLA DEL TORRENTE BRADANO – San Fele


CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE APERTO

In sessione straordinaria d’urgenza, per il giorno 11-11-2021 alle ore 16:00, in prima convocazione ed in seconda convocazione per il giorno 12-11-2021 alle ore 16:00, in presenza presso la palestra comunale.


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Ampliamento Dell’Istituto Comprensivo “G. Faggella” – San Fele (PZ)

L’ampliamento sarà realizzato con un edificio ad un piano dotato di patio interno che divide la scuola primaria dalla scuola secondaria. L’ingresso, unico per entrambe le scuole è preceduto da un ampio spazio aperto che crea una piazza per il gioco e per la socializzazione che può essere usata anche in orario extrascolastico.

Vedi allegato

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venerdì 8 ottobre 2021

San Giustino De Jacobis da San Fele all’Etiopia. Un lucano fu protagonista della conversione al cattolicesimo

San Giustino De Jacobis nacque a San Fele, in provincia di Potenza, il 9 ottobre del 1800, in una famiglia profondamente cristiana, settimo figlio di Maria Giuseppina Muccia e di Giovanni Battista De Jacobis.

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venerdì 24 settembre 2021

domenica 19 settembre 2021

A Parigi è ora di piantarla

Viaggiando si fanno buone scoperte. A Parigi si scopre una gestione del verde molto più attenta alla conservazione della biodiversità e alla partecipazione dei cittadini. (Xavier Vigorelli) 15/09/2021

Andando per le strade la differenza si vede quindi il modello adottato dalla giunta della sindaca Anne Hidalgo funziona, e c’è da imparare.

Sul sito internet del Comune di Parigi c’è una pagina dedicata alla possibilità, da parte dei cittadini, di curare un po’ di spazio pubblico. E’ prevista perfino la possibilità di asportare una striscia di asfalto dai marciapiedi e trasformarla in un’aiuola fiorita!



I francesi sono pratici: la domanda di permesso si fa via mail senza PEC e senza bolli.

Gli interventi privati sono supportati da un’equipe di giardinieri e da una Casa del giardiniere che offre attrezzi, sementi, biblioteca, mercatino dell’usato, incontri di formazione, ecc.

Anche a Milano è prevista la figura del giardiniere condotto : bellissimo neologismo che fa ben sperare.

Ecco dunque il contenuto della pagina francese (da confrontare per chi vuole con l’analoga milanese)

che invita i cittadini a partecipare così:

“Avete voglia di partecipare alla vegetalizzazione di Parigi? Il permesso di vegetalizzare permette a tutti di fare giardinaggio negli spazi pubblici. Se avete un’idea e non sapete come fare, questa pagina vi spiega passo passo come fare un progetto e presentare la domanda”.

Prosegue riportando delle testimonianze di chi l’ha già fatto che rimandano ad altrettante motivazioni per prendersi l’impegno e il piacere di personalizzare un angolo della propria città:

MA COME FUNZIONA?

Ogni cittadino maggiorenne può beneficiare di un’autorizzazione per fare giardinaggio in strada. Per alcuni progetti è richiesto un soggetto collettivo: associazione, comitato di inquilini o un gruppo costituito da almeno cinque persone, scuole, imprese...

Si può vegetalizzare un marciapiede o una piazza, l’importante è che sia uno spazio pubblico.

venerdì 17 settembre 2021

Consiglio Comunale – Comune di San Fele 26 gennaio 2021 “Comunicazione Consigliere Di Leo Incoronata Rita”.

CONSIGLIERA DI LEO: Grazie Presidente, si sente? Allora, buonasera a tutti, innanzitutto vorrei fare una premessa, che ciò che sto per dire è semplicemente a livello politico e non è rivolto nel modo più assoluto alle persone, ci tengo a dirlo in quanto magari può sembrare un attacco anche alle persone, ma è strettamente a livello politico. Vorremmo, nel rispetto di tutti, ma soprattutto nei confronti di chi ci ha votato, rendere note le motivazioni che hanno spinto me e il Consigliere Francesco Faggella a prendere la decisione di... usiamo questo termine, direi anche improprio, però mi sembra giusto per far capire un po’ alla popolazione ciò che stiamo dicendo, di dissociarci da questa Maggioranza. Diverse le motivazioni che ci supportano in questa scelta difficile, difficile perché dopo circa 2 anni trascorsi dalle nostre elezioni a consiglieri comunali, ci ritroviamo a tirare le somme di questo breve mandato legislativo. Il nostro intento era quello di dare semplicemente apporto, supporto per il bene del paese, del nostro paese, ma la realtà dei fatti ci ha dimostrato il contrario. Abbiamo messo a disposizione il nostro tempo, il nostro entusiasmo, la voglia di dare nuove energie ed idee, la nostra faccia, la voglia di agire per il bene comune, e oggi invece con amarezza ci troviamo a dire che siamo demotivati e allo stesso tempo ci sentiamo a disagio e inappropriati. Demotivati in quanto nessuno ci ha chiesto pareri, apporto in qualsiasi decisione presa, a disagio perché non siamo parte integrante di un Gruppo del quale dovremmo invece far parte attivamente, anche perché è grazie ai nostri voti e alle persone che ci hanno sostenuto ed invogliato a candidarci che questa Amministrazione oggi si trova dalla parte della Maggioranza. Ed è per questo che avremmo voluto essere in qualche modo parte attiva non semplice e banali Consiglieri, oserei dire a questo punto utilizzati semplicemente come riempi lista, beh se permettete questo modo di fare non ci è mai appartenuto e mai ci apparterrà. Consiglio Comunale – Comune di San Fele 26 gennaio 2021 11 Le ultime vicende amministrative, quelle della scuola, del radon, dove ci siamo schierati in prima linea, dello SPRAR, il centro diurno, ci hanno un po’ direi sconcertati in quanto la sera si era decisa una cosa e la mattina dopo si apprendeva che se n’era fatta un’altra, e tutto questo senza tener conto che noi avevamo tutto il diritto di sapere, di questo però ne approfondirà meglio il Consigliere Faggella. Ed è per questo che critichiamo questo modo subdolo di agire e pensare di questa Maggioranza, della quale fino ad oggi ne abbiamo fatto parte. Abbiamo purtroppo odi di intendere e di vedere le cose da attuare per la comunità a cui apparteniamo tutti molto diversi, il mio disappunto, la mia delusione, e parlo soprattutto a livello personale, è stata quella di non aver ricevuto mai una chiamata, e Dio me n’è testimone, da parte di colei a cui ho ceduto il mio posto, da premettere che io l’ho sempre detto sin dal primo momento che avrei rinunciato alla carica di Assessore, e che ancora oggi non è un ruolo che mi interessa assolutamente, ma sarei stata felice e allo stesso tempo, e soprattutto anzi, direi, onorata di essere resa partecipe e coinvolta almeno in un progetto, in una qualsiasi cosa, non chiedevo di fare qualcosa io in prima persona, ma di collaborare, di essere coinvolta, e non è mai successo. Mettetevi nei miei panni. Umiliazione allo stato puro. Lo stesso vale per le deleghe a me affidate, resa partecipe per i primi tempi, collaborativa, attiva, poi silenzio. Giusto per dirne una successa di recente, ma questa è veramente una cosa da poco: Natale, consegna dei doni alle scuole, io dov’ero? Avendo appreso tramite stati Whatsapp, e questa è davvero una scemenza, però quello che voglio far capire è: figuratevi, se non si ha considerazione per queste banalità, figuriamoci per le cose di vera importanza. Dico questo solo per far capire lo stato dei fatti. Qualcuno può dirmi, come lo ha già fatto in passato: “Tu non sali in Comune, che pretendi?” beh è vero, non salgo in Comune da tanto tempo ma tante volte l’ho fatto di proposito proprio per vedere e capire se fosse almeno uno che si fosse accorto della mia mancanza, lasciatemi passare questo termine improprio. Mai nessuno che alzi il telefono per dirti: “C’è da fare questo o quello”, ma non perché voglio essere chiamata per sapere o perché io devo stare comodamente a casa mia e gli altri devono Consiglio Comunale – Comune di San Fele 26 gennaio 2021 12 lavorare, assolutamente, ma è per chiedere aiuto. Se c’è qualcosa da fare e c’è bisogno anche della presenza di una persona, questo significa considerazione. E a mio modo di vedere è mancanza di rispetto, mancanza di rispetto alla persona. Ed ecco perché dico che mi dissocio, e agirò nella più totale autonomia, senza dare più l’appoggio incondizionato a questa Maggioranza. Mi dispiace, ma purtroppo abbiamo – parlo anche a nome del Consigliere Faggella – una personalità ed una dignità che ci contraddistingue e non ci va più nel modo più assoluto di essere sminuiti e tantomeno umiliati, e allo stesso tempo non ci va più di essere complici o di restare in silenzio a guardare, buttando già modi di fare che non ci appartengono. Questo non vuol dire che saremo contro questa Maggioranza, anzi, e a favore di un’Opposizione altrettanti inadeguata, questo sta a significare che d’ora in poi agiremo solo ed esclusivamente con le nostre teste, in totale autonomia, decidendo di volta in volta di votare cosa sarà giusto e corretto, e non votare ciò che riterremo ovviamente inadeguato. Avremmo preferito che questo percorso amministrativo, tra l’altro il primo per ambedue, avesse preso una piega nettamente diversa, le nostre aspettative erano decisamente diverse, di certo non erano quelle della semplice presenza ed alzata di mano, si viaggia purtroppo su due binari opposti, e al momento l’unica cosa che ci resta da fare è quella di distinguerci ed evidenziare ogni volta ciò che non va. Come dicevo, le ultime vicende amministrative ci hanno un po’ lasciato senza parole, io parlo sul piano personale a questo punto, per quanto riguarda i ragazzi dello SPRAR, sinceramente non so, non so le tematiche, e in effetti poi, come ho detto prima, darà spiegazioni il Consigliere Faggella su questo, però mi è sembrato brutto il gesto fatto soprattutto nei confronti di quei ragazzi che già hanno dei disagi e,voglio dire, vengono da Nazioni straniere e si trovano qui messi insieme ad altri che magari hanno conosciuto a poco e si ritrovano di nuovo spaesati. Sinceramente non mi fa dormire sonni sereni questa cosa, non mi ha fatto, anzi, dormire sonni sereni. Non sarebbe giusto continuare appunto su questa linea, in quanto non siamo in linea con questo modo di fare politica; inoltre, ci dissociamo in quanto il ruolo del Consigliere Consiglio Comunale – Comune di San Fele 26 gennaio 2021 13 comunale che ci appartiene è limitato ad approvare atti scaturiti da decisioni già prese dalla Giunta e dal Sindaco, senza coinvolgimento, e credo che se si analizza la parola “Consigliere” sta a significare “Consulente, esperto, membro”, quindi è qualcuno che fa parte del Consiglio e che dovrebbe avere qualche minimo di voce, ma purtroppo non c’è spazio per la discussione, né per le critiche o le voci appunto fuori dal coro, e non c’è la possibilità di incidere sulle decisioni già prese, perché prese in partenza o addirittura in Legislature passate dove noi non ne facevamo ancora parte. Oggi, ancora più di ieri, mi riecheggiano nella mente le parole di mio padre che mi diceva sempre, dandomi dei consigli di vita: “Vai sempre avanti a testa alta e non la piegare mai per niente e nessuno, e sii sempre umile e onesta nelle tue gesta, e vedrai che nessuno potrà accusarti mai di nulla”, ed è quello che ho sempre fatto e continuerò a fare e credo che il Consigliere Faggella sia sulla stessa mia linea di pensiero. Ci siamo altresì resi conto che il ruolo, almeno il nostro ruolo di Consigliere comunale, è soggetto assolutamente marginale, una sorta di strumento utilizzato per ratificare le decisioni prese da Giunta e Sindaco, senza autonomia né possibilità di discussione alcuna, in balia di un modo di gestire la Cosa Pubblica in chiusura, spesso mi vergogno a dirlo, non sapendo o venendo a conoscenza di alcuni atti a poche ore da un Consiglio comunale, solo per poter dare l’assenso con alzata di mano. Colgo l’occasione della parola e mi rivolgo all’Opposizione adesso chiedendo di fare meno polemiche e accuse, ma di continuare con un’Opposizione sana, con idee propositive concrete, al fine di costruire insieme qualcosa di veramente positivo e propositivo per il bene del nostro paese. Fare la guerra alle persone, come la si è fatta fino ad oggi, non ci porterà da nessuna parte; le Cascate, e adesso mi rivolgo al Consigliere Michele Sperduto, un bene che tutti ci invidiano e del quale te ne ho sempre dato atto di ciò che sei riuscito a creare per farle emergere e per farle riconoscere anche a livello nazionale, ma oggi invece di infierire contro, sempre contro chi forse sta gestendo – anche in modo sbagliato, non sto qui a giudicare nessuno – pensiamo a come valorizzare, a come avere un risultato che possa portare Consiglio Comunale – Comune di San Fele 26 gennaio 2021 14 oltre turisti, lavoro e occupazione ai giovani del nostro paese, lavoriamo insieme, progettiamo insieme e ne sono certa che i risultati li otterremo, eccome se li otterremo. Noi ci siamo, proponete, proponiamo e, come dicevo prima, evitiamo di farci stupide lotte sterili su chi fa di più, su chi c’è la mattina ad aspettare i turisti, basta, collaboriamo, uniamoci, abitiamo tutti e abbiamo investito tutti in questo paese, altrimenti non staremmo qui a discuterne. Quindi produciamo, non distruggiamo. Qualsiasi cosa ci sia di propositivo, saremo pronti a dare tutto il nostro appoggio e apporto, a prescindere da chi parta l’iniziativa, il nostro spirito e la nostra indole è solo ed esclusivamente propositiva e, ripeto, non distruttiva. Approfitto di questo momento per ringraziare tutti i componenti della Maggioranza e il Sindaco, verso i quali, nonostante le diversità di veduta politica, e l’ho detto anche all’inizio, ho sempre manifestato e continuerà a manifestare stima e rispetto. Concludendo, dico a tutti: cessiamo di farci questa assurda guerra, perché San Fele ha bisogno di una collaborazione attiva, sana ed onesta.

LINK: resoconti Consiglio Comunale

domenica 12 settembre 2021

SAN FELE. SINDACI SENZA PATENTE

 





SPAZIO PROTETTO PER ANZIANI E BAMBINI  E DI GODURIA ESTIVA SALVATO DALLE INVASIONI DEI BARBARI (TEDESCHI IN RITIRATA) NEGLI ANNI 40’ E DISTRUTTI RECENTEMENTE  CON DISPOSIZIONI DI SINDACI SENZA PATENTE

venerdì 10 settembre 2021

SAN FELE, UNA MONTAGNA GODUTA: DA CHI?

 


                                                      VITA D PAESE

LA SITUAZIONE DI 50 ANNI FA

"Fino a 50 anni orsono il territorio della nostra Montagna era interamente fruibile: boschi integri, selve tenute come giardini, strade mulattiere percorribili, sentieri storici e stradelli su cui si poteva raggiungere a piedi borgate e case isolate."


"Insomma, un microcosmo a misura d’uomo, appetibile per un turismo di qualità.

I medici consigliavano la montagna, specialmente quella compresa tra i 500 e gli 800 metri di altitudine, per l’aria pura e l’acqua buona, per le passeggiate all’aria aperta, per il cibo sano.

Così la gente di Montagna attendeva con ansia i mesi estivi, che portavano i villeggianti. I preparativi cominciavano già ai primi di Maggio: si pulivano le stanze, si rifacevano i materassi, si rendevano decorosi i paesi e si pensava all’organizzazione di feste paesane.

Di mattina presto, o nel tardo pomeriggio, partivano per passeggiate nei boschi, bevevano acqua freschissima alle fonti oppure chiacchieravano amabilmente nei giardini. Affittavano case o singole stanze e andavano a mangiare in piccole pensioncine a conduzione familiare, che aprivano i battenti a Giugno e chiudevano a Settembre.

A distanza di 50 anni tutto è cambiato.

Il  paese è ridotta a scheletri scarnificati, la popolazione se ne è andata, il territorio montano sta diventando un groviglio di casce e spine, adatto a cinghiali ed altri animali selvatici, i vecchi sentieri sono ostruiti da frane e da una vegetazione infestante, Si assiste all’emorragia di tanti  servizi, scuole comprese.



E L’INSEGNAMENTO DEL PASSATO?

Allora è vera solo in parte la massima di Leonardo da Vinci! Il presente non è sempre figlio del passato, perché nel nostro caso il passato ci aveva insegnato ben altro! "


giovedì 9 settembre 2021

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE IN SESSIONE STRAORDINARIA

Convocazione consiglio comunale in sessione Straordinaria, per il giorno 14-09-2021 alle ore 16:00, in prima convocazione ed in seconda convocazione per il giorno 23-09-2021 alle ore 11:00 in presenza presso l'ex asilo infantile.

ORDINE DELGIORNO DEL CONSIGLIO

1) COMUNICAZIONE DEL SINDACO;

2) LETTURA VERBALI SEDUTE PRECEDENTI;

3) NOMINA UFFICIO PRESIDENZA.

LEGGI TUTTO





martedì 17 agosto 2021

BOZZA STATUTO CENTRI ANZIANI

A RICHIESTA COPIA STATUTO, FATTO SALVO IL REGOLAMENTO DEL COMUNE

INFO  anzianiinpiazza@libero.it


                                          
STATUTO
CENTRO SOCIO RICREATIVO CULTURALE ....
Premessa
Nel rispetto dei requisiti si propone di stimolare il cittadino a partecipare alla vita sociale usufruendo delle possibilità aggregative, ricreative e culturali offerte dal Comune di San fele  e il Centro Socio Ricreativo Culturale....
Art.1 - Costituzione
È costituita ai sensi di quanto previsto dagli art. 36 e segg. del C.C.  la libera associazione senza fini di lucro  denominata:
CENTRO SOCIO RICREATIVO CULTURALE ...
L'associazione opera ai sensi delle  vigenti disposizioni di legge sulla promozione sociale, con particolare riferimento a quanto disposto dalla Legge  383/2000;
persegue finalità di  utilità sociale nel pieno rispetto della libertà e della dignità degli associati; l’associazione è apartitica e si ispira  a principi di democrazia e di uguaglianza dei diritti e dei doveri di tutti gli associati.
Art. 2 - Finalità e attività
L’associazione si propone di:
a) Favorire l’attivazione e il mantenimento del benessere psicofisico dei cittadini ;
b) Promuovere relazioni sociali fra le persone;
c) Promuovere e organizzare la partecipazione dei cittadini alle proposte culturali, ricreative e sportive presenti sul territorio;
d) Promuovere iniziative socio culturali mirate gli interessi differenziati della popolazione anziana, nel rispetto anche degli interessi culturali meno condivisi dalla massa;
e) Stimolare e organizzare attività che consentano la produzione creativa;
f) Promuovere e incoraggiare le iniziative dei soci;
g) Stimolare e organizzare la partecipazione a forme di solidarietà rivolte ai cittadini con problemi.
Nell’ambito di quanto sopra è consentita la gestione diretta di attività di somministrazione di alimenti e bevande  con servizio riservato esclusivamente  ai soci.
Art. 3 - Diritti e doveri dei soci
Possono essere soci dell’associazione, di norma, tutti i cittadini ultracinquantacinquenni  che ne facciano richiesta al Comitato di gestione  purché condividano gli scopi e le finalità dell'associazione e che si impegnino a realizzarli e a versare la quota associativa.
Tutte le prestazioni dei soci sono  gratuite.
E' espressamente escluso ogni limite temporale ed operativo al rapporto associativo medesimo ed ai diritti che ne derivano.
I soci hanno diritto a partecipare alle attività e ad usufruire delle strutture del Centro Socio Ricreativo Culturale, di  essere informati e di controllare in proprio o attraverso gli organismi allo scopo preposti allo scopo.
Ogni socio ha diritto di  voto per l'approvazione e la modificazione dello statuto  e degli eventuali regolamenti, per eleggere o per essere eletto negli organi dell'associazione stessa.
I soci sono tenuti:
all'osservanza del presente statuto, dei regolamenti  e delle deliberazioni assunte dagli organi associativi e a versare la quota associativa annuale.
La qualifica di socio si perde per recesso, esclusione o  per mancato versamento della quota associativa annuale.
Tutti i soci  sono tenuti a rispettare il presente statuto e in caso di comportamento  difforme, o che arrechi pregiudizio o danno all'associazione, il Comitato di gestione  dovrà intervenire  e deliberare le sanzioni coerenti  quali il richiamo, la diffida  o l'esclusione dall'associazione.
I soci esclusi possono ricorrere per iscritto contro il provvedimento entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione e chiedere che l'assemblea dei soci si esprima in merito.
Art.4  - Gli Organismi
Sono organi dell’associazione:
L’Assemblea dei Soci;
Il Comitato di Gestione;
Il Presidente e il Vicepresidente;
Il Collegio dei Revisori, se nominato;
Il Collegio dei Probiviri, se nominato.
Art. 5 - l'Assemblea
Hanno diritto di partecipare all’assemblea tutti i soci dell’associazione che siano in regola con il versamento della quota associativa che deve essere rinnovata per l'anno in corso almeno 15 giorni prima della data di convocazione dell'assemblea.
L’assemblea dei soci può essere convocata tanto in sede ordinaria  che straordinaria, per decisione del Comitato di gestione o su richiesta indirizzata al presidente da almeno un terzo dei soci.
Viene convocata in via ordinaria:
  • Almeno una volta all’anno entro il 30 aprile per l’approvazione del  rendiconto economico finanziario  consuntivo dell’anno precedente e per deliberare la destinazione dell'eventuale avanzo;
  • Per la presentazione del bilancio preventivo dell’anno in corso;
  • Per l’approvazione del programma annuale delle attività;
  • Per il rinnovo delle cariche sociali alla loro scadenza;
  • Per deliberare sui regolamenti interni;
  • Per deliberare sull’espulsione di un socio, a sua richiesta.
L’assemblea straordinaria delibera sullo scioglimento dell’associazione, sulle proposte di modifica dello statuto e su ogni altro argomento di carattere straordinario sottoposto alla sua approvazione dal Comitato di gestione.
Le assemblee sia ordinarie che straordinarie sono convocate con preavviso di almeno quindici giorni mediante avviso ai soci esposto nella bacheca del Centro a cura del presidente ed eventualmente con lettera inviata ai soci tramite e-mail; in caso di urgenza, il termine di preavviso può essere ridotto a cinque giorni.
La convocazione deve indicare la data, il  luogo e l'orario di prima e seconda convocazione, nonché  l'ordine del giorno. La seconda convocazione può avvenire anche un'ora dopo la prima. L’assemblea, sia in sede ordinaria che in sede straordinaria, in prima convocazione è regolarmente costituita con la presenza di almeno la metà dei soci.
In seconda convocazione essa è validamente costituita qualunque sia il numero degli intervenuti.
È ammesso l’intervento per delega da conferirsi per iscritto esclusivamente ad altro socio ed  è vietato il cumulo di deleghe in numero superiore a due.
L’assemblea delibera sempre a maggioranza dei presenti e vota normalmente per alzata di mano.
Su proposta del Presidente o di un terzo dei presenti, per argomenti di particolare importanza, la votazione può essere effettuata a scrutinio segreto. Il Presidente dell’assemblea sceglierà tre scrutinatori fra i presenti.
L’assemblea è presieduta dal Presidente dell’associazione ed in sua assenza dal Vice Presidente. In mancanza di entrambe, da persona designata dall’assemblea.
I verbali delle riunioni dell’assemblea sono redatti dal Segretario proposto  ai presenti dal Presidente dell’assemblea  e restano a disposizione dei soci presso la sede della associazione.
Art. 6 - Il Comitato di Gestione
Il Comitato di gestione è composto da cinque membri scelti tra i soci e nomina al suo interno :
  • il Presidente e il Vice presidente.
  • Il Comitato di gestione:
  • Delibera sulle questioni riguardanti l’attività dell’associazione per l’attuazione delle sue  finalità;
  • Predispone i rendiconti  consuntivi e preventivi;
  • Delibera su ogni atto di carattere patrimoniale e finanziario che ecceda l’ordinaria amministrazione;
  • Delibera circa l’accettazione delle domande di ammissione dei nuovi soci.
Il Comitato di gestione, nell’esercizio delle sue funzioni, può avvalersi della collaborazione di persone singole o commissioni consultive formate sia da soci che da non soci.
Il Comitato di gestione dura in carica tre anni.
I membri del comitato di gestione non riceveranno alcuna remunerazione in dipendenza della loro carica, salvo il rimborso delle spese effettivamente sostenute.
Il Comitato di gestione si riunisce sempre in unica convocazione qualora il Presidente lo ritenga necessario o quando lo richieda almeno un terzo dei suoi membri.
Le riunioni del Comitato di gestione sono valide con la presenza di almeno la maggioranza dei suoi componenti.
Il Comitato di gestione delibera a maggioranza semplice per alzata di mano in base al numero dei presenti.
Le riunioni del Comitato di gestione sono presiedute dal Presidente e in sua assenza del Vice Presidente. Le sedute e le deliberazioni  sono fatte constare da verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.
Art. 7 - Il Presidente e il Vicepresidente
Al Presidente è conferita la rappresentanza dell'associazione di fronte ai terzi ed in giudizio ai sensi di quanto previsto dall'art.36  2° comma del C.C.
Il Presidente, in caso di assenza o impedimento, è sostituito ad ogni effetto dal Vice Presidente. Il Presidente, di norma, non può essere eletto per più di due mandati.
Art. 8 - Il Collegio dei Revisori
Qualora lo ritenga opportuno, l’assemblea nominerà un collegio di revisori composto di tre membri scelti anche tra non soci che durerà in carica tre anni e i cui membri saranno rieleggibili. Il Collegio ha il compito di controllare la gestione contabile e amministrativa dell’associazione.
Art. 9 - Il Collegio dei Probiviri
Qualora lo ritenga opportuno, l’assemblea nominerà un collegio dei probiviri composto di tre membri scelti anche tra non soci che durerà in carica tre anni e i cui membri saranno rieleggibili. Il Collegio ha il compito di dirimere le controversie che sorgono tra i soci e fra i soci ed il Comitato, sulla base delle disposizioni contenute nel regolamento interno dell’Associazione.

Art. 10 - Il Patrimonio
Il patrimonio dell'associazione è costituito dal complesso di tutti i beni mobili e immobili appartenenti all'associazione medesima
In caso di scioglimento per qualunque causa, il patrimonio, dedotte le passività, sarà devoluto ad altro Centro Socio Ricreativo Culturale del Comune di Milano con le medesime finalità, salvo diversa destinazione imposta per legge.
Il fondo comune,  costituito dagli avanzi della gestione, dai fondi, dalle riserve e da tutti i beni acquisiti a qualsiasi titolo dall'associazione non è mai ripartibile fra i soci, né durante la vita  dell'associazione né all'atto del suo scioglimento. Il socio che per qualsiasi motivo (morte, dimissioni, esclusione per indegnità o morosità deliberata dall’assemblea) cessi di far parte dell’associazione non ha alcun diritto sul patrimonio sociale.
Art. 11 - Le risorse
Le entrate dell’associazione sono costituite:
  • Dalle quote associative annuali da versare all’atto di ammissione all’associazione;
  • Dai contributi ordinari stabiliti annualmente dal Comitato di gestione;
  • Da eventuali contributi straordinari  degli associati deliberati dal Comitato di gestione in relazione a particolari iniziative o esigenze che richiedano disponibilità eccedenti quelle del bilancio ordinario;
  • Da erogazioni liberali dagli associati e da terzi;
  • Da contributi di pubbliche amministrazioni, enti locali, istituti di credito ed enti in genere;
  • Da sovvenzioni, donazioni o lasciti di terzi o associati.
Art. 12 - Il rendiconto annuale
L’esercizio sociale inizia il giorno 1 gennaio e termina il giorno 31 dicembre di ogni anno. Entro il 30 aprile dell'anno successivo dovrà essere presentato all'assemblea dei soci il rendiconto economico finanziario  nel quale devono essere evidenziati separatamente tutti i proventi e tutti gli oneri  relativi alle attività, nonché quelli relativi alle eventuali raccolte pubbliche di fondi o  dei contributi derivanti dalle attività convenzionate.
Tale rendiconto sarà depositato nella sede sociale a disposizione del Collegio dei Revisori per le opportune verifiche di loro competenza ed esposto nella bacheca del Centro contestualmente all’avviso di convocazione dell'assemblea annuale.
E' fatto divieto di distribuire anche in modo indiretto utili o avanzi di gestione nonché fondi riserve o capitale . L'associazione ha inoltre l'obbligo di reinvestire l'eventuale avanzo di gestione esclusivamente a favore di attività istituzionali tra quelle previste statutariamente.
Art. 13 – Lo scioglimento
Lo scioglimento dell’associazione è deliberato dall’assemblea generale dei soci convocata in seduta straordinaria con l’approvazione, sia in prima che in seconda convocazione, di almeno 4/5 (quattro quinti) dei soci, con esclusione delle deleghe.
Nella medesima seduta di deliberazione sullo scioglimento dell’associazione l’assemblea stessa nomina uno o più liquidatori.
Art. 14 – Norme transitorie e finali

Per quanto non previsto valgono le norme vigenti  in materia.