<Erano state emesse sulla base di consumi determinati con criteri presuntivi e impugnate dai cittadini di Castelluccio Inferiore, Episcopia, Paterno, Rotonda e Sasso di Castalda>
Il tribunale di Lagonegro in data 18 dicembre 2017 ha emesso
cinque sentenze che hanno confermato le decisioni, emesse in primo grado dal
Giudice di Pace di Chiaromonte, secondo le quali sono illegittime le fatture
emesse da Acquedotto Lucano sulla base di consumi determinati con criteri
presuntivi.
Il tribunale di Lagonegro, nella persona del Giudice
Martone, ha rigettato gli appelli dichiarandoli inammissibili, poiché la
società potentina non aveva indicato quale “principio di diritto” sarebbe stato
violato dalle decisioni di primo grado.
La vicenda giudiziaria traeva origine dal fatto che nel
2003, al momento del passaggio della gestione dei servizi idrici integrati dai
singoli comuni ad Acquedotto Lucano, quest’ultima non aveva provveduto ad
effettuare le letture iniziali dei contatori ma, nonostante ciò, aveva comunque
emesso fatture i cui importi erano basati su criteri presuntivi.
Tali fatture, però, sono state impugnate dai cittadini di
Castelluccio Inferiore, Episcopia, Paterno, Rotonda e Sasso di Castalda e le
decisioni dei giudici di primo grado sono state tutte favorevoli agli utenti.
Soddisfazione esprime l’avvocato Enzo Molettieri, del foro
di Avellino, che ha patrocinato gli utenti in primo e secondo grado. “Il
tribunale di Lagonegro – afferma il legale – ha accolto una delle nostre
eccezioni; tuttavia, essendo state compensate tra le parti le spese del grado
di appello, gli utenti si vedranno costretti a pagare la metà delle spese di
registrazione della sentenza di secondo grado, che dovrebbe aggirarsi in un
totale di 400 euro, attese le richieste formulate dalla società appellante, e
questo, francamente, rappresenta una beffa per chi risulta aver vinto i due
gradi di giudizio.
Vi sono pendenti altre venti cause in appello, in questi
giorni procederò a depositare in tribunale istanze per la fissazione di
un’udienza di conciliazione tra le parti; è ovvio che, qualora la società
insista nei propri appelli, poi venga condannata anche alle spese sostenute
dagli appellati. Così come provvederò a relazionare la Procura della Corte dei Conti
di quanto accadrà. Acquedotto Lucano è una società ad intero capitale pubblico
ed i soldi dei cittadini devono essere spesi con oculatezza.”
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