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domenica 12 gennaio 2020

Cascate di San Fele, meraviglie dell'Appennino Lucano

Alla scoperta delle cascate "U uattanniere" che alimentavano gli opifici

sanfelesi


Dal cuore dell'Appennino Lucano sgorga il Torrente Bradano che confluisce nella fiumara di Atella e poi nel fiume Ofanto-Mare Adriatico. Il corso d'acqua attraversa il territorio del comune di San Fele, in provincia di Potenza, sul quale si trova costretto ad affrontare numerosi dislivelli creando una serie di affascinanti salti di quota che danno vita al sistema delle Cascate di San Fele. Le cascate prendono il nome di “U uattenniere” termine dialettale col quale si definisce la "Gualchiera", un macchinario utilizzato negli antichi opifici della zona, edificati nel tempo proprio a ridosso delle cascate per sfruttare la forza dell'acqua che, tuffandosi, metteva in funzione delle pale che azionavano, a loro volta, dei magli che battevano la lana tessuta. Questa tecnica di lavorazione consentiva di ottenere panni più resistenti pronti per le lavorazioni successive.
L'acqua, qui, è sempre stata un bene prezioso del quale gli abitanti si avvalevano anche per far funzionare gli antichi mulini che punteggiavano la zona e dei quali è ancora possibile ammirare le vestigia a testimonianza dell'operosità dei cittadini sanfelesi. Chi desidera ripercorrere la storia di questi splendidi territori, scoprire il profondo legame tra i suoi abitanti e le acqua che lo solcano ed ammirare lo spettacolo dei magnifici salti che compiono le Cascate di San Fele, può godere dell'opportunità di concedersi diversi interessanti trekking lungo il corso del torrente Bradano. Grazie all'impegno profuso dal Comune di San Fele, infatti, il sito è stato completamente riqualificato e riportato al suo antico splendore e può essere piacevolmente esplorato attraverso numerosi percorsi escursionistici dalle caratteristiche differenti che si adattano ad ogni livello di allenamento.
L'itinerario totale si dipana per ben 8 chilometri ed è suddiviso in differenti percorsi. Il percorso "La Pineta" che, in circa 20 minuti di cammino, costeggia il torrente Bradano, mostra una serie di opere di sistemazione idraulica realizzate tra gli anni '50 e '60 tra cui briglie in cemento, gabbioni in pietra e i ruderi di un antico mulino. Il percorso "U Urtone" si dipana per circa un chilometro ed è uno dei due itinerari che hanno accesso dal paese di San Fele per giungere alle cascate. "Il Paradiso", invece, costeggia per 300 metri le placide acque che si tuffano riducendosi, però, nella stagione estiva, ad un pozzo profondo più di 6 metri. Occorrono, invece, circa quattro ore di cammino per percorrere i 4 chilometri del secondo itinerario che parte dal paese di San Fele. Si chiama "Il Ponte" e prende il nome dal passaggio su un ponte edificato negli anni '20 realizzato per creare un collegamento veloce tra la montagna e il paese.
Bastano, invece, pochi minuti per ultimare il percorso "Le Gemelle" che prende il nome dalle cascate che consente di ammirare. Si tratta di due salti compiuti dai torrenti Bradano ed Acquafredda che si incontrano facendo confluire le proprie acque in un placido laghetto. Seguendo, infine, il percorso "Fosso d'Anna", al quale si accede attraverso un sentiero nel bosco, camminando per circa un chilometro si possono ammirare alcuni dei vivaci salti compiuti dalla Cascate di San Fele in un susseguirsi di suggestivi scenari immersi nella natura

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