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domenica 14 novembre 2021

Les Mées, i Penitenti, il villaggio e il panorama

 

Un percorso panoramico e un luogo leggendario nelle Alpi di Alta Provenza.

Tra Sisteron e Manosque, nel cuore di una zona ricca di ulivi vicino al villaggio di Les Mées, si erge un'imponente massa di pietra il cui aspetto evoca una processione di personaggi incappucciati. Uno “scherzo” della geologia che, come spesso accade, dalle sue stranezze – si pensi, sempre in Provenza, alle démoilselles coiffées di Bédoin e di Pontis – fa nascere leggende che si tramandano nei secoli.

Le bellezze del villaggio, la lunga teoria dei Pénitents di roccia e la possibilità di godersi un panorama spettacolare fanno di questa zona al di fuori della Provenza più battuta una destinazione decisamente interessante

lunedì 8 novembre 2021

C’era una volta il Monastero dei monaci PENTITI sul lato sinistro del TORRENTE BRADANO.

 



Il terremoto del 1980, che ha completamente raso al suolo il Monastero (A.N.1890, ma non è esclusa una sua precedente frequentazioneprovocando danni materiali e soprattutto immateriali riguardanti l’aspetto emotivo.

Il monastero dei monaci penitenti  è un tipo di vita spirituale che si protegge contro le tante tentazioni della vita quotidiana, immergendosi nella preghiera, nel pentimento e nel digiuno.

Il monastero spiccava in mezzo a una valle solcata dal torrente Bradanello, cosparsa di vigneti, di piccole dimensioni, arricchiti da alberi da frutta(ciliegi, fichi, noci, noccioli, gelsi,etc.)..punteggiata da qualche "casino" e da piccoli rifugi per potersi riparare da eventuali calamità atmosferiche. Le viti non erano disposte in filari, ma in gruppi di tre-quattro e sorrette da canne conficcate nel terreno.

Dopo la vendemmia , restava nella campagna uno stupore vuoto, come dopo un saccheggio, la valle si tingeva di caleidoscopici gradazioni di colori creando uno spettacolare gioco fantasmagorico, magico, religioso che lasciava intravedere l'intervento di un grande pittore: il Dio dell'universo.


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LA PENITENZA DEI MONACI



domenica 7 novembre 2021

LA PRESENZA DELLA LONTRA NEL BACINO DEL FIUME OFANTO

 

La popolazione della Lontra eurasiatica (Lutra lutra Linnè, 1758) durante questo secolo si è notevolmente rarefatta. E’ stata considerata dalla legge italiana fino al 1971, “animale nocivo” liberamente abbattibile, per questo motivo è stata legalmente protetta dal 1976. Attualmente risulta il mammifero terrestre più minacciato d’Italia, inserito nella lista rossa dell’ IUCN (1988). Nel fiume Ofanto la sua presenza è riferibile agli studi di Pennacchioni G., Canu A., Loy A. e Racana A. nel 1986 e di Prigioni C. in suoi successivi lavori, che davano la lontra distribuita limitatamente ad alcuni tratti del medio-alto corso. Succesivamente Vorrasi A. (1996) ne ha appurato la presenza stabile nella fiumara di Atella, affluente dell’Ofanto. Sono state effettuate recentemente alcune indagini sul campo per verificarne la presenza, a distanza di 15 anni dalle ultimi segnalazioni nel Fiume Ofanto (Pennacchioni, 1986). L’esiguo numero di siti positivi dei precedenti rilievi faceva supporre la presenza di una popolazione estremamente ridotta e sull’orlo della scomparsa. Per tale motivo si è iniziato un programma di ricerca su due linee, basato anche su conoscenze regresse degli autori ed esperienze derivanti da monitoraggi non metodici effettuati dalla LIPU dal 1986 sull’habitat fluviale in esame; da un lato si è puntato alla verifica della presenza e distribuzione della specie e dall’altro allo studio della salute del Fiume Ofanto, valutando l’evoluzione di alcuni determinanti aspetti negli ultimi anni, con particolare attenzione al funzionamento degli schemi idrici che ne sfruttano le acque. In tale contesto è emersa la notevole, quanto vulnerabile, biodiversità legata al bacino dell’Ofanto e la presenza nidificante di alcune specie di uccelli rare e minacciate (Lanario, Biancone, Nibbio reale)

http://www.lipucapitanata.it/wp-content/uploads/2009/09/LA-PRESENZA-DELLA-LONTRA-NEL-BACINO-DEL-FIUME-OFANTO.pdf

sabato 6 novembre 2021

Cascate di San Fele

 

Quelle di San Fele come tante altre cascate, si sono formate lungo i corsi dei fiumi perché, in un tratto del loro corso, la parte del terreno su cui scorrono è meno resistente all’erosione rispetto alla parte più a monte; con l’andare del tempo si forma un dislivello .

Il torrente Bradano scorre nelle prossimità di San Fele, per arrivare alle cascate si prende la strada San Fele-Rapone,passando da via Umberto,e dal Calvario.Dopo circa 2 km dall'uscita da San Fele …

Le cascate sono certamente tra i luoghi più magici da scoprire durante un’avventura all’aria aperta. Per aiutarti a pianificare la tua prossima escursione abbiamo selezionato le cascate più belle nei dintorni di San fele.  Consulta   FOTO  e suggerimenti relativi a ciascuna cascata e pianifica il tuo percorso!

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-GOLA DEL TORRENTE BRADANO – San Fele


CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE APERTO

In sessione straordinaria d’urgenza, per il giorno 11-11-2021 alle ore 16:00, in prima convocazione ed in seconda convocazione per il giorno 12-11-2021 alle ore 16:00, in presenza presso la palestra comunale.


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Ampliamento Dell’Istituto Comprensivo “G. Faggella” – San Fele (PZ)

L’ampliamento sarà realizzato con un edificio ad un piano dotato di patio interno che divide la scuola primaria dalla scuola secondaria. L’ingresso, unico per entrambe le scuole è preceduto da un ampio spazio aperto che crea una piazza per il gioco e per la socializzazione che può essere usata anche in orario extrascolastico.

Vedi allegato

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