TASI 2014 con oltre 100mila diverse detrazioni in più di 2mila Comuni: ecco tutte le formulazioni possibili e gli esempi a Roma, Milano e in altre città d'Italia.
Ricordate la detrazione IMU prima casa (200 euro + 50 per ogni figlio a carico)? Dimenticatela: il legislatore italiano ha deciso che era troppo facile e ha pensato bene di introdurre, insieme alla TASI, tassa sui servizi indivisibili del Comune, anche la discrezionalità locale in materia di agevolazioni. Il risultato? Secondo il Ministero delle Finanze, circa 100mila detrazioni diverse in 2.350 Comuni (appena un 1/4): si tratta di sconti TASI 2014 sulle prime case, tutti diversi in base a rendita catastale, caratteristiche dell’immobile, composizione del nucleo familiare o reddito. Spesso con diversi scaglioni, una lunga serie di casi particolari e in alcuni casi conazzeramento TASI sull’abitazione principale (unici capoluoghi di provincia, Ragusa e Olbia) o, ancora, prevedendo un’aliquota fissa senza detrazioni. Insomma, in vista dell’acconto di ottobre, appuntamento imminente che riguarderà 15 milioni di proprietari di immobili, situati in 5.227 Comuni si prevedono giorni di fuoco.
=> Elenco Comuni con acconto TASI a ottobre
Detrazioni TASI
Cercando di fare chiarezza nella giungla delle detrazioni, da verificare consultando la delibera del Comune (come leggere le delibere TASI), vediamo prima a grandi linee le tipologie di detrazione:
- aliquota fissa: il contribuente deve applicare l’aliquota TASI all’imponibile senza ulteriori calcoli;
- aliquota a scaglioni: aliquote diverse a seconda del tipo d’immobile o del reddito come ad esempio Lucca, con 4 scaglioni (al 2,5 per mille e al 3,3 per mille) in base alla rendita catastale;
- detrazione fissa: detrazione unica in stile ex-IMU prima casa, come a Biella (175 euro), Pescara (100 euro), Barletta (70 euro) o Carrara (140 euro);
- detrazione variabile con la rendita: caso frequente come a Roma e Napoli, prevede scaglioni di rendita catastale (mediamente da 3 a 5, addirittura 9 a Pisa) inversamente proporzionali alla detrazione;
- detrazione variabile con il reddito: a scaglioni di reddito (in base alla dichiarazione IRPEF o all’ISEE del nucleo familiare) corrispondono detrazioni inversamente proporzionali;
- detrazione per numero di figli: in genere legata ad altre (reddito o caratteristiche dell’immobile), può essere modulata in base a età e carico fiscale;
- detrazione per nucleo familiare: sconti per situazioni particolari (portatori di handicap, età dei proprietari, ecc.);
- Detrazioni miste: legate a un mix di requisiti (rendita + reddito oppure reddito + figli), a volte differenziandovi anche le aliquote oltre che gli sconti.
Tutto questo può essere ulteriormente complicato dalle regole che intervengono nel caso in cui l’immobile sia di proprietà di più persone (come i coniugi). La regola generale è che ognuno dei proprietari calcoli la TASI applicando aliquota e detrazione in base alla quota di pertinenza.
=> TASI 2014: le più care Torino, Roma e Bologna
Detrazioni TASI a Roma
L’aliquota TASI sulle prime case è al 2,5 per mille, valida anche per fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali, casa coniugale assegnata al coniuge, immobile non in locazione del personale in servizio permanente nelle forze dell’ordine (Forze armate, Polizia, Carabinieri, Gdf, Vigili del fuoco, personale appartenente alla carriera prefettizia), senza vincoli di residenza e dimora abituale, unità immobiliare non locata di anziani o disabili residenti in istituti di ricovero o sanitari, in comodato a parenti di primo grado (genitori-figli) come abitazione principale se con ISEE entro 15.000 euro annui. Detrazioni in base alla rendita catastale:
- 110 euro per immobili con rendita fino a 450 euro,
- 60 euro per immobili con rendita fra 451 e 650 euro,
- 30 euro per immobili con rendita fra 651 e 1.500 euro.
=> TASI: aliquote e detrazioni a Roma
Detrazioni TASI a Milano
Aliquota prime case del 2,5 per mille, applicata anche a unità in comodato a parenti di primo grado con ISEE fino a 15mila euro, immobili di anziani in case di riposo, casa assegnata al coniuge e immobili di appartenenti alle forze dell’ordine. Detrazioni per rendita (due scaglioni) + reddito (6 scaglioni misti):
- 115 euro per immobili con rendita fino a 300 euro
- 112 euro per immobili con rendita fino a 350,99 euro.
Ecco i 6 scaglioni misti, che dipendono dalla rendita ma si applicano se il reddito del proprietario non supera 21mila euro annui al netto degli oneri deducibili:
- 99 euro: rendita da 351 a 400,99 euro.
- 87 euro: rendita da 401 a 450,99 euro.
- 74 euro: rendita da 451 a 500,99 euro.
- 61 euro: rendita da 501 a 550,99 euro.
- 49 euro: rendita da 551 a 600,99 euro.
- 24 euro: rendita da 601 a 700 euro.
=> TASI a Milano: aliquote e detrazioni
In più c’è un’ulteriore detrazione di 20 euro per ciascun figlio a carico fino a 26 anni con residenza o dimora abituale nell’immobile (massimo 60 euro). Non si applicano detrazioni se l’immobile è in comodato a parenti di primo grado.
=> TASI a Milano: caos detrazioni
Tutto questo caos, nella speranza che l’Esecutivo metta in pratica quanto a più riprese annunciato dal 2015: unica tassa sulla casa IMU+TASI, magari con bollettini precompilati. Intanto, non resta che rimboccarsi le mani e mettere mano alla calcolatrice o agli strumenti web che in automatico forniscono l’importo TASI dovuto inserendo le variabili. A questo proposito vi segnaliamo il calcolatore TASI online che PMI.it ha inserito nelle sue pagine sperando di aiutare i lettori nell’arduo compito di arrivare indenni al 16 ottobre.
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