«Il ritiro della squadra dal
campionato non è una resa alla violenza, ma un gesto di grande responsabilità
sociale finalizzato al recupero dei principali valori dello sport». Ha deciso
di schierarsi col prefetto di Potenza Annunziato Vardé il sindaco di Rionero,
Luigi Di Toro.
Il primo cittadino del centro del
Vulture ha deciso di rilanciare così, con una nota a firma dell’intera
amministrazione comunale, l’appello avanzato da Vardé alla società sportiva
all’indomani dei tragici fatti di domenica (LEGGI), con la morte del 39 Fabio Tucciariello e
l’arresto di 25 tifosi bianconeri per l’agguato ai rivali del Melfi (LEGGI). Nonostante la consapevolezza «del grande
sforzo compiuto dalla dirigenza in questi anni».
«La tragedia che si è consumata
domenica scorsa – sostiene l’amministrazione comunale – deve indurre ad una
riflessione sui valori di una comunità ma, soprattutto, sul bene più prezioso:
la vita di un essere umano. E’ possibile che per il fanatismo sportivo
degenerato in una assurda forma di violenza due genitori perdano il proprio
figlio? No, non è possibile. E’ possibile che una incomprensibile forma di
rivalsa sportiva tra campanili trasformi la vita normale e serena di tante
famiglie in un calvario? No, non è possibile. Se tanti ragazzi che presi
singolarmente si comportano in un modo e che in gruppo si sono resi attori,
complici o semplici spettatori di un atto gravissimo, dobbiamo prendere
coscienza che c’è una perdita di valori, un’emergenza sociale che va affrontata
in maniera congiunta anche con le società sportive».
Nel rispetto del ruolo della
magistratura, Di Toro parla del «dovere di interrogarci sulle cause sociali ed
intraprendere tutte le azioni possibili per trovare le soluzioni senza
trascurare che il problema non è strettamente locale ma interessa un territorio
più ampio, considerato lo stato di smarrimento in cui versa la società
odierna». Di qui la richiesta ai dirigenti della Vultur e una nuova «ferma
condanna per la recrudescenza drammatica di atti di violenza in occasione di
competizioni sportive», con la promessa di fare: «tutto quanto è in nostro
potere per impedire il ripetersi di degenerazioni che infangano i valori dello
sport o offendono la coscienza civile delle nostre comunità».
«Tutti dobbiamo contribuire a
creare azioni positive, a non esasperare il clima di avvicinamento alle
partite. Bisogna sviluppare il senso della cultura sportiva, dell’esaltazione
della bellezza del gioco e dello stare insieme in armonia». Conclude la nota
dell’amministrazione comunale che esprime anche il suo cordoglio «alla famiglia
di Fabio, uomo altruista, sensibile, amico e disponibile con tutti», e
«vicinanza e solidarietà» alle famiglie delle altre persone coinvolte.
Ieri su quanto accaduto domenica
sono intervenuti in maniera congiunta anche altri 15 primi cittadini dell’area
nord (Melfi, Rapolla, Barile, Atella, Rapone, Lavello, Venosa, Ginestra,
Maschito, Montemilone, Forenza, Banzi, Palazzo S. Gervasio, San Fele e
Ripacandida), che assieme a Di Toro hanno voluto ribadire «la gravità dei fatti
accaduti domenica scorsa e che hanno profondamente scosso l’intera comunità del
Vulture-melfese, frutto di follia criminale che nulla ha a che vedere con lo
sport e i suoi valori». I 16 sindaci hanno sollecitato i cittadini che vivono
in zona a «collaborare concretamente, ognuno per il proprio ruolo, per far
crescere la coesione di una comunità genuina, elevando gli anticorpi valoriali
utili a neutralizzare isolati virus capaci di generare episodi di tragica
follia». Quindi hanno chiesto al comitato regionale della Lega nazionale
dilettanti «di annullare tutte le partite in programma nella Regione Basilicata
nel prossimo fine settimana, con l’obiettivo di sensibilizzare l’intera
comunità regionale ingiustamente segnata da fatti che non le sono propri».
Intanto, oggi stesso, è prevista
una nuova riunione a Potenza del comitato provinciale per l’ordine e la
sicurezza, presieduto dal prefetto Vardé, con i dirigenti delle squadre di
calcio della provincia che hanno al proprio seguito il maggior numero di
sostenitori: Potenza calcio, Az Picerno, Cs Vultur 1921 (Rionero), As Melfi e
Usd Lavello. Obiettivo «approfondire le problematiche connesse ai rapporti con
le tifoserie organizzate».
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