LA SITUAZIONE DI 50 ANNI FA
"Fino a 50 anni orsono il territorio della nostra Montagna era interamente fruibile: boschi integri, selve tenute come giardini, strade mulattiere percorribili, sentieri storici e stradelli su cui si poteva raggiungere a piedi borgate e case isolate."
I medici consigliavano la montagna, specialmente quella compresa tra i 500 e gli 800 metri di altitudine, per l’aria pura e l’acqua buona, per le passeggiate all’aria aperta, per il cibo sano.
Così la gente di Montagna attendeva con ansia i mesi estivi, che portavano i villeggianti. I preparativi cominciavano già ai primi di Maggio: si pulivano le stanze, si rifacevano i materassi, si rendevano decorosi i paesi e si pensava all’organizzazione di feste paesane.
Di mattina presto, o nel tardo pomeriggio, partivano per passeggiate nei boschi, bevevano acqua freschissima alle fonti oppure chiacchieravano amabilmente nei giardini. Affittavano case o singole stanze e andavano a mangiare in piccole pensioncine a conduzione familiare, che aprivano i battenti a Giugno e chiudevano a Settembre.
A distanza di 50 anni tutto è cambiato.
Il paese è ridotta a scheletri scarnificati, la popolazione se ne è andata, il territorio montano sta diventando un groviglio di casce e spine, adatto a cinghiali ed altri animali selvatici, i vecchi sentieri sono ostruiti da frane e da una vegetazione infestante, Si assiste all’emorragia di tanti servizi, scuole comprese.
E L’INSEGNAMENTO DEL PASSATO?
Allora è vera solo in parte la massima di Leonardo da Vinci! Il presente non è sempre figlio del passato, perché nel nostro caso il passato ci aveva insegnato ben altro! "
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