San Fele, come tutti i paesi dell’entroterra montano lucano,
ha subìto nel corso degli anni un forte spopolamento. Nell’ultimo decennio si è
registrato oltre il 30% in meno della popolazione residente, sino a giungere
alle attuali circa 4000 unità. Sorta nel 969 d. C. come castello fortezza per
volere di Ottone I di Sassonia sulle sommità dei Monti Castello e Torretta ed a
difesa dagli assalti dei Bizantini sferrati dalla sottostante Valle di Vitalba,
la cittadina di San Fele ha saputo nel tempo accrescersi ed assumere un
significativo ruolo nell’area Nord della Basilicata. Intorno al 1850 già
contava oltre 13 mila anime, fortemente caratterizzate da personaggi dalla
forte personalità e professionalità. Sin da allora ed ancor molto prima San
Fele ha conosciuto le vie dell’emigrazione, sicuramente per motivi del tutto
diversi da quelli verificatesi nel passato recente, ma pur sempre di
allontanamento dal luogo natìo e dai propri cari.
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