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lunedì 27 maggio 2019

La Primavera di Praga del 1968 e il ruolo nascosto delle donne


Le domande poste da un’altra generazione o da persone con esperienze diverse ci obbligano a un’ulteriore riflessione, e cioè a chiederci se anche nel nostro paese, in una data epoca, siano stati risolti problemi simili. E se siano stati sottovalutati. Ciò vale anche per il titolo del mio intervento, che contiene allo stesso tempo anche una domanda. Se consideriamo come problematica femminile le questioni emerse in occidente tra il 1967 e il 1968, allora possiamo affermare che nel 1968, nella cosiddetta Cecoslovacchia comunista, le donne tali problemi non se li sono nemmeno posti. 

E a una seconda domanda, cioè se il ruolo delle donne nel 1968 sia stato o no nascosto, rispondo senza mezzi termini che le donne hanno preso parte ai cambiamenti politici del ‘68, ma non in maniera occulta. Al contrario, esse sono intervenute pubblicamente, hanno scritto, riferito i fatti come giornaliste impegnate ma anche di partito, quindi in qualità di funzionarie comuniste, come membri del Partito comunista cecoslovacco e anche come attiviste di diverse commissioni interne e associazioni che erano state ricostituite. E lo dimostrano anche le persecuzioni attuate ai loro danni negli anni seguenti, nel periodo della cosiddetta normalizzazione ovvero tra il 1969 e il 1989. Negli elenchi di persone licenziate ed espulse dal Partito comunista ...continua... 

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