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lunedì 7 settembre 2015

La Basilicata istituisce il reddito minimo di inserimento

Reddito minimo di 450 euro per i disoccupati per un totale di 7,7 milioni stanziati dalla Regione Basilicata. Domande fino al 15 Settembre 2015


La Regione Basilicata ha istituito il reddito minimo di inserimento per aiutare le ''fasce deboli'' e affrontare in maniera strutturata ed organica il problema della povertà e del disagio sociale.
I bandi sono rivolti a due precise categorie di disoccupati: chi il lavoro lo aveva e lo ha perso, e chi, invece, non lo mai avuto.
Nella categoria A rientrano i fuoriusciti dalla platea della mobilità in deroga e coloro che hanno perso il beneficio degli ammortizzatori sociali per effetto del decreto Poletti. Sono richiesti le seguenti condizioni: essere maggiorenni, residenti in Basilicata e avere un ISEE inferiore a 15 mila e 500 euro.
 Nella categoria B rientrano coloro che oltre alla maggiore età e alla residenza in Basilicata (da almeno due anni) sono disoccupati/inoccupati da non meno di 24 mesi e disoccupati ed inoccupati da almeno 12 mesi che abbiamo almeno uno dei seguenti criteri: non essere in possesso di un diploma di scuola superiore, aver più di cinquant’anni e appartenere ad un nucleo familiare monoreddito, e avere un ISEE inferiore a 9000 euro.
Ai beneficiari sarà garantita un’indennità mensile di circa 450 euro . Per realizzare questa misura la Regione ha stanziato 7,7 milioni euro.
 È possibile presentare le domande fino al 15 settembre 2015.   PER ULTERIORI INFORMAZIONI:  www.regione.basilicata.it

venerdì 5 dicembre 2014

Povertà, 450euro al mese per le fasce più deboli. Boccata d'ossigeno per 8mila persone

POTENZA - A partire da febbraio in Basilicata partirà il progetto del “Reddito minimo di inserimento”, destinato alle famiglie lucane in stato di povertà, ai lavoratori che non percepiscono più gli ammortizzatori sociali in deroga e per chi ha preso parte al progetto Copes (Contrasto alla povertà e all’esclusione sociale).
Questo il contenuto di un accordo firmato dal governatore lucano, Marcello Pittella e dai sindacati. “Il progetto - ha detto Pittella - è reso finanziariamente sostenibile dalla norma contenuta nella legge “Sblocca Italia” che consente di utilizzare i fondi dell’ex carta carburanti per misure di sviluppo economico e per l’attivazione di una card sociale e rientra in una più ampia strategia della giunta regionale a sostegno delle fasce più deboli della società, da un lato, ma anche per la ripresa dello sviluppo e il sostegno dell’occupazione, dall’altro, in un’ottica di utilizzo virtuoso delle royalties del petrolio”. Il Reddito minimo sarà quindi finanziato dalla Regione con 40 milioni di euro l’anno che in media ammontano a 450 euro per beneficiario (su una «platea» stimata in circa ottomila persone).
(Approfondimenti sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”)
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