POTENZA - A partire da febbraio in Basilicata partirà il progetto del “Reddito minimo di inserimento”, destinato alle famiglie lucane in stato di povertà, ai lavoratori che non percepiscono più gli ammortizzatori sociali in deroga e per chi ha preso parte al progetto Copes (Contrasto alla povertà e all’esclusione sociale).
Questo il contenuto di un accordo firmato dal governatore lucano, Marcello Pittella e dai sindacati. “Il progetto - ha detto Pittella - è reso finanziariamente sostenibile dalla norma contenuta nella legge “Sblocca Italia” che consente di utilizzare i fondi dell’ex carta carburanti per misure di sviluppo economico e per l’attivazione di una card sociale e rientra in una più ampia strategia della giunta regionale a sostegno delle fasce più deboli della società, da un lato, ma anche per la ripresa dello sviluppo e il sostegno dell’occupazione, dall’altro, in un’ottica di utilizzo virtuoso delle royalties del petrolio”. Il Reddito minimo sarà quindi finanziato dalla Regione con 40 milioni di euro l’anno che in media ammontano a 450 euro per beneficiario (su una «platea» stimata in circa ottomila persone).
(Approfondimenti sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”)
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