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venerdì 25 dicembre 2015

Il futuro è sociale: le proposte del Terzo Settore per dare forza al welfare

Presentato a Bologna  il #futuroèsociale: il Manifesto del Forum Terzo Settore per dare forza al welfare

Dove c’è più welfare c’è più crescita e sviluppo. E’ questo il significato profondo dell’azione #ilfuturoèsociale, lanciata dal Forum Terzo Settore per promuovere, attraverso un  articolato Manifesto di proposte, il confronto con il Governo, le Istituzioni locali e gli altri attori sociali su alcuni temi chiave per lo sviluppo del nostro  welfare.
Dopo il lancio a  Roma lo scorso 3 novembre e le tappe a  Milano e Torino, la Campagna è approdata anche nel capoluogo emiliano con una conferenza stampa promossa da Forum Terzo Settore Emilia Romagna e coordinamento regionale dell’Alleanza contro le povertà per presentare e discutere il Manifesto del Forum e la proposta del Reddito di Inclusione Sociale (Reis) promossa dal cartello dell’Alleanza. Presente all’incontro anche Maura Forni, responsabile del Servizio Coordinamento Politiche Sociali e Socio Educative della Regione Emilia-Romagna, a segno dell’importante cammino intrapreso dalla nostra Giunta e della consolidata collaborazione tra Regione e forze sociali per ridurre le disuguaglianze  promuovere una società più coesa.
“Il tema del welfare e del benessere della persona e delle famiglie è un tema complessivo, che necessita, ancor più che di un investimento economico, di un forte investimento politico a tutti i livelli – ha sottolineato il Portavoce del Forum Terzo Settore Emilia Romagna, Luca De Paoli – Da qui l’importanza di promuovere e lanciare il nostro Manifesto sul welfare anche a sui territori per fare sistema, e creare un forte collegamento tra il livello nazionale e quello locale. Perché solo così si può intervenire con forza contro le disuguaglianze”.
Tanti i temi al centro del Manifesto e tante le connessioni con le azioni e le proposteportate avanti a livello regionale dal Forum Terzo Settore. Dall’importanza di investire sull’infanzia e sull’adolescenza, per promuovere l’inclusione a partire dalle generazioni future; all’integrazione e alla promozione dei diritti dei cittadini stranieri e delle seconde generazioni;  al sostegno alla non autosufficienza dove le organizzazioni del terzo settore giocano un ruolo sempre più fondamentale per dar risposta ai bisogni dei cittadini; fino al tema inclusione sociale e socio-lavorativa dei soggetti più deboli.
Un aspetto  questo ripreso anche da Walter Raspa, Presidente Regionale delle Acli e Portavoce del Coordinamento “Alleanza contro le povertà dell’Emilia Romagna”, che ha illustrato la proposta del Reis (Reddito di inclusione sociale), portata avanti dal cartello dell’Alleanza per dar vita a un piano nazionale strutturato contro le povertà  mirato a promuovere una piena inclusione sociale dei soggetti più deboli, creando, dove possibile, le condizioni per l’inserimento nel mercato del lavoro e promuovendo percorsi di supporto attraverso la sinergia con i Servizi e i soggetti del terzo settore che operano nei territori.
Un obiettivo ambizioso rispetto al quale, come sottolineato da Raspa, “tutti gli attori sociali, terzo settore, sindacati, cittadini e naturalmente, in primis, le Istituzioni locali, sono chiamati a fare  fronte comune e ad agire in sinergia, connettendo le risorse esistenti”. E su questo la Regione Emilia Romagna ha già intrapreso un cammino importante prima con la Legge Regionale su lavoro e inclusione sociale, che, attraverso l’integrazione dei servizi attivi sul territorio, punta a sostenere i soggetti più fragili perché possano uscire dalla loro condizione di vulnerabilità, e poi con l’importante stanziamento di 15 milioni di euro nel Bilancio di previsione 2016proprio per il contrasto alle povertà, che andranno a integrare gli impegni assunti dal Governo su questo tema nel disegno di legge di stabilità, ampliandone le categorie beneficiarie e sostenendo le situazioni di povertà assoluta.
“Le nostre priorità per il primo semestre del nuovo anno sono proprio queste – ha sottolineato Maura Forni – la definizione delle modalità di attuazione del piano per il contrasto alle povertà e l’attuazione della legge quadro su inclusione e lavoro.  A queste si aggiunge la definizione di un nuovo Piano sociale e sanitario regionale, dal momento che quello attuale è stato elaborato prima della crisi ed è fondamentale aggiornarlo  a fronte degli enormi cambiamenti sociali e socio-economici che hanno caratterizzato questi anni”.
Impegni rispetto ai quali sarà fondamentale l’apporto, il confronto e la collaborazione con il terzo settore, i sindacati e gli altri attori sociali e socio-economici del territorio. Ma anche, ha sottolineato Maura Forni, “l’apporto del terzo settore operativo”, in grado di promuovere nel nostro territorio grande innovazione, dando voce ai cittadini e promuovendo la loro partecipazione attiva.
E proprio i cittadini sono stati protagonisti del flash mob #ilfuturoèsocialerealizzato da Forum a Porta Lame per dar voce a chi ogni giorno si impegna e partecipa per  un Paese più giusto e solidale; a chi crede che fiducia e voglia di investire sul futuro ripartano se si realizza una rete di politiche e servizi per l’infanzia, gli anziani, le famiglie, per la lotta a ogni forma di esclusione e povertà.
>> La galleria fotografica del flash mob è online sulla pagina facebook del Forum
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.705403629560636.1073741836.423972291037106&type=3

FONTE FORUM TERZO SETTORE

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