Riforma canone RAI in Legge di Stabilità: rate da 10 euro in bolletta elettrica da luglio 2016, imposizione presuntiva, obblighi per imprese, procedure di esenzione, comunicazioni al Fisco, sanzioni per morosi.
Le modifiche apportate in Senato alla Legge
di Stabilità prevedono che il canone RAI in bolletta elettrica
venga pagato in dieci rate, da gennaio a ottobre, anche se nel 2016 il primo
addebito arriverà in luglio per permettere alle società elettriche di adeguare
le procedure; previsti tempi stretti per l’attuazione della riforma, obbligo
presuntivo esteso a tutti i titolari di un contratto di fornitura
energetica (una sola volta), nuove sanzioni per i morosi, con
la possibilità di ottenere l’esenzione con formula opt-out a
carico del contribuente: vediamo con precisione come si configura questa norma.
Pagamento canone RAI
La formulazione finale della misura è
che in bolletta l’importo delle rate del canone RAIsia
oggetto di distinta indicazione, in modo tale che il contribuente
possa identificarlo chiaramente fra le varie voci, senza imponibilità ai fini
fiscali. Ricordiamo che l’importo del canone RAI scende a 100 euro rispetto
agli attuali 113 (rate da 10 euro). Importante: nel caso in cui il contribuente
abbia le bollette domiciliate in banca sul conto postale
o su altri mezzi di pagamento, le relative autorizzazioni si intendono
automaticamente estese al pagamento del canone.
Platea
Come fa l’impresa elettrica a sapere a
quali clienti addebitare il canone e a quali no? In sede di prima applicazione,
quindi nel 2016, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei
fornitori di energia l’elenco degli esenti dal pagamento del canone
RAI, attraverso il sistema informativo integrato istituito presso l’Acquirente
Unico dalla legge 129/2010, così come fornisce ogni elemento utile a
individuare i soggetti obbligati.
Quando vengono stipulati nuovi
contratti di fornitura di energia elettrica, l’impresa deve acquisire
la dichiarazione del cliente sulla residenza anagrafica
nell’immobile. Sarà poi il contribuente a comunicare ogni eventuale variazione
successiva. Ricordiamo che laresidenza anagrafica e l’accesso alla
rete elettrica sono le due condizioni attraverso le quali l’Erario può
presumere l’esistenza di un televisore e chiedere il pagamento del canone RAI.
Esenzioni
Il contribuente che non possiede il
televisore deve comunicarlo all’Agenzia delle Entrate: solo tramite questa
forma di auto-certificazione sarà possibile ottenere
l’esenzione e l’iscrizione nell’elenco degli esenti dal pagamento del canone
RAI. Ricordiamo che le maggiori entrate che deriveranno dal pagamento in
bolletta del canone RAI (la misura ha lo specifico obiettivo di ridurre
l’evasione su questa tassa) serviranno ad alzare a 8mila euro la soglia di esenzione
per gli over75.
Versamenti Erario
Sono le imprese elettriche a
versare le somme che il contribuente ha pagato all’Erario, entro il giorno 20
del mese successivo a quello del pagamento, completando comunque i versamenti
entro il 20 dicembre. La norma sottolinea che le imprese elettriche non hanno
comunque alcun obbligo di anticipazione. In realtà, per definire con
precisione le modalità con cui le imprese di energia elettrica effettueranno i
versamenti all’Erario, bisognerà attendere uno specifico decreto
applicativo del ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con
l’Economia, entro 45 giorni dall’entrata in vigore della Legge
di Stabilità (entro il 15 febbraio).
Sanzioni
Il provvedimento attuativo stabilirà
anche le sanzioni per eventuali ritardi, mentre il mancato
pagamento è sanzionato con una multa che può variare da 200 a
600 euro
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